Pregiudicato con famiglia “in pellegrinaggio” in Sicilia. Ma le destinazioni non sono religiose, bensì mafiose. Come riportato da Repubblica Bari, Pompeo Piserchia, nome noto alle forze dell’ordine di Foggia, ha postato sui social alcune foto e un video della vacanza tra Palermo e Corleone. Nelle immagini Piserchia compare insieme alla moglie mentre scatta un selfie davanti alle tombe di Totò Riina e Bernardo Provenzano, storici boss di Cosa Nostra. Due rose rosse e un bigliettino: “Per Provenzano da parte di Pompeo e Pina da Foggia”. E ancora: “Prima che me ne vado, perché non so se tornerò più, voglio dare un omaggio a questa grandissima persona: Bernardo Provenzano. Rimani sempre nel nostro cuore”. Frase seguita da un bacio sulla lapide. Il 13 luglio, giorno del video, è anche l’anniversario della morte del capomafia: “Grande uomo. Oggi è il 13 luglio, oggi il suo anniversario. Il 13 luglio 2016 è venuto a mancare il grande Provenzano. Oggi in questo giorno famoso ho avuto l’onore di stare sulla sua tomba”. Mentre Riina viene definito “grande uomo”.
Nelle storie – riporta ancora Repubblica – si sente anche la voce della moglie che invita tutti a “inviare una rosa a Zio Totò”, mentre il figlioletto della coppia bacia le foto dei boss. Ma non è tutto: la famiglia Piserchia ha anche sostato nei pressi delle indicazioni stradali per Palermo e Capaci, nella zona della strage costata la vita a Giovanni Falcone, alla moglie e agli uomini della scorta. Qualche mese fa, invece, il pregiudicato mostrò vicinanza alla famiglia Lanza dopo la morte di Alessandro Lanza detto “Bussolotto”, uomo del clan Sinesi-Francavilla trovato senza vita nel carcere di Foggia. “I Piserchia si associano al dolore per la perdita del caro fratello Alessandro Bussolot con sentite condoglianze alla famiglia Lanza”, scrisse su Facebook.
I pregiudicati foggiani non sono nuovi a questo genere di “attività” social. A Capodanno di due anni fa fece scalpore il video di Giuseppe Perdonò, clan Moretti, con gli auguri “a tutta la malavita di Foggia”. A marzo scorso, invece, su TikTok, Alessandro Scopece, l’uomo ucciso in via Lucera pochi giorni fa, omaggiò attraverso un video neomelodico l’amico Roberto Russo, 52enne vittima di un agguato in via Silvio Pellico. Nel frattempo, informa Repubblica, i video pubblicati da Pompeo Piserchia sarebbero finiti al vaglio degli investigatori.
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