Dopo l’affaire dell’anguriata in Villa Comunale, anche a Natale i commissari del Comune di Foggia, sciolto per mafia, negano alla Pro Loco della città, presieduta da Giuseppe Croce, proprio nei giorni in cui si accetta la proposta della ArtLux di Paternopoli in provincia di Avellino per le luminarie per le maggiori vie della città al costo di 53mila euro, con l’1% di ribasso sulla spesa prevista dall’ente, la possibilità di organizzare un cartellone di eventi natalizi.
Qualche settimana fa, la dirigente del Servizio Cultura Concetta Valentino ha diramato un avviso pubblico in cui chiedeva ad associazioni, agenti e società di spettacolo di avanzare proposte per il Natale, dall’8 dicembre al 6 gennaio senza indicare limiti di spesa o preferenze progettuali. Tanto che, secondo voci di palazzo, a tutti coloro che hanno presentato delle opzioni natalizie, è stata richiesta una rimodulazione della programmazione.
Croce è più che indignato. “Abbiamo partecipato ad un avviso pubblico del Comune di Foggia inerente l’organizzazione degli eventi di Natale. Ma abbiamo notato che mancava un punteggio per fissare i progetti meritevoli, tuttavia abbiamo partecipato ugualmente. Oggi ci ritroviamo a sentire molte associazioni, che ci dicono che sono state contattate dall’Ufficio Cultura per rimodulare la proposta già inviata. Ma così si viene meno ai criteri della normativa vigente per avvisi pubblici. Noi avevamo inviato 3 proposte, ma solo una per loro era meritevole, non quella con le mascotte del Natale e neppure quella con Franca Palese, una guida turistica certificata e abilitata. Abbiamo pensato che con Franca si sarebbe potuto creare un tour nella città con le bellezze del centro storico. Chi più di Franca avrebbe potuto mostrare la città anche con la suggestione del Natale e col presepe vivente? Oggi ci sentiamo dire: no, questa proposta non è piaciuta. Ma la cultura a Foggia non piace? È impensabile un tale comportamento. Franca Palese è una istituzione della cultura a Foggia”.
La Pro Loco ha fatto accesso agli atti. “La nostra non è una polemica, ma un diritto dovere nei confronti dei cittadini che pagano le tasse per la città. Noi vogliamo sapere da chi sono state scelte e da chi sono state giudicate le iniziative del Natale”.