Guasto letale per un tabaccheria foggiana che ora rischia di perdere clienti e incassi. Una disavventura raccontata nel dettaglio dallo sfortunato protagonista. Riportiamo la sua missiva: “Sono Giulio Corcetti (in foto), titolare della rivendita Tabacchi 121 sita in Foggia, Via Paolo Telesforo 26/28. Tra i tanti servizi offerti all’interno della tabaccheria vi è anche il gioco del superenalotto, in gran rispolvero in questo periodo visto il montepremi gigante in palio, circa 320 milioni di euro. Come tutte le presenze gioco all’interno della ricevitoria anche questo terminale è soggetto ad usura, guasti o malfunzionamenti, ma per ‘fortuna’ paghiamo un lauto canone annuo per ricevere assistenza. Assistenza che ha sempre la massima urgenza e che vede evadere le richieste di aiuto in massimo 24h lavorative (circa 2 giorni) per evitare di creare disagi ai giocatori, ma soprattutto per permettere al ricevitore di non perdere parte dell’incasso. Ho fatto questo breve preambolo per venire al nocciolo della spiacevole questione che mi sta vedendo protagonista. In data 8 novembre, in maniera del tutto casuale, viene meno alla sua funzionalità il lettore (scanner) del terminale usato per il gioco del superenalotto, terminale che in due mesi di vita mi ha già visto protagonista di 3 interventi tecnici. Un terminale che sono stato costretto a cambiare dall’azienda, sotto pressione del responsabile commerciale Sisal S.p.A, poiché, con il vecchio terminale funzionante da oltre 25 anni, non mi avrebbero garantito la continuità dell’assistenza. Senza scanner è impossibile la lettura dei tagliandi vincenti e/o delle schedine compilate dal giocare per tanto il disagio per i clienti in primis e per me ricevitore è esagerato. Costretto a mandare altrove i miei clienti storici perché incapace di non per poter scaricare le vincite e conseguentemente permettere in maniera agevole di giocare nuove schedine”.
E ancora: “Ad oggi, dopo quasi 20 giorni ho interpellato tutte le competenze in questione rivolgendomi persino al responsabile commerciale di zona, nessuno e ripeto nessuno è stato in grado di risolvere il problema per il quale paghiamo un canone mensile non di poco conto che, come già accennavo, include la riparazione in urgenza del guasto. Inoltre il responsabile commerciale di zona, quando mi rispondeva al telefono, mi ha assicurato che si sarebbe adoperato con il massimo impegno affinché qualcuno venisse in ricevitoria a cambiarmi il pezzo guasto, ma dopo 3 chiamate in 3 giorni differenti oltre a non essere venuto nessun tecnico, addirittura non risponde più alle chiamate. Allora ritorno a tempestare di chiamate il numero verde relativo alle aperture dei guasti, ma anche lì più che dirmi che solleciteranno la pratica non sanno dirmi. Adesso, nello sconforto generale, sfogo qui su un giornale questo disagio che mi sta togliendo il sonno, mi sta facendo peggiorare la vista (poiché parecchie schedine le batto a mano sulla tastiera del terminale) e mi sta facendo perdere clienti ed incasso“.
Poi conclude: “Reputo il tutto surreale quanto vergognoso. 20 giorni abbandonato a me stesso. Per tutto questo trambusto volevo ringraziare i clienti pazienti che hanno capito, capiscono e capiranno il disagio che sto vivendo. Vorrei anche ringraziare Sisal S.p.A. poiché anche questo mese preleverà dal conto corrente l’ennesimo canone per un servizio non dato. Grazie infinite a chi dà voce ad un disagio nella speranza che questo sfogo possa arrivare ai piani alti di questa ‘magnifica’ azienda che è Sisal S.p.A e possa risolvere questo disagio che abbraccia più persone e non tutela i miei interessi”.