In Italia monta il caso di Aboubakar Soumahoro, il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra molto chiacchierato per presunti episodi di sfruttamento nelle cooperative di suocera e moglie, la “Karibu” e “Consorzio Aid”. Proprio lui, paladino dei braccianti, oggi viene accusato di vicende per cui ha sempre detto di battersi. Circa 400.000 euro i debiti retributivi e contributivi delle due cooperative impegnate in progetti contro il caporalato e lo sfruttamento organizzati dallo Sprar, Regione Lazio e altri enti, ma anche a fornire mediatori linguistici e sanitari per l’accoglienza e l’integrazione, secondo Uiltucs, il sindacato che ha denunciato il caso. La “Karibu”, secondo indagini de ‘Il Fatto Quotidiano’ a bilancio a fine 2021 aveva debiti totali per 2,26 milioni di euro, e incassi azzerati rispetto al 2020 chiuso con 2,5 milioni di euro. Consorzio Aid invece ricavi per 716.000 euro, una perdita di 65.000 euro e debiti totali per 260.000 euro.
Soumahoro in un post social con video lo ripete: “Non c’entro niente con tutto questo. Non sono né indagato né coinvolto in nessuna indagine dell’Arma dei carabinieri di cui ho sempre avuto e avrò fiducia”. Ma dice anche di “non consentire a nessuno di infangare la mia integrità morale”. Dovrebbe dire la sua nelle prossime ore a ‘Piazza Pulita’ su La7.
Il deputato è molto conosciuto in provincia di Foggia, presente spesso nei ghetti della zona assieme a gruppi di migranti. Anche dalla Capitanata piovono accuse: a l’Immediato don Andrea Pupilla, presidente della Caritas di San Severo, ha sollevato dubbi su alcune iniziative di Soumahoro che l’anno scorso si fece riprendere nei panni di Babbo Natale mentre andava a portare regali a bambini “fantasma”. “Nel ghetto di Torretta Antonacci non ce ne sono e a Borgo Mezzanone, l’insediamento in cui ha fatto il video, i bambini sono molto pochi”, ha evidenziato don Andrea.
Due interrogazioni sono state presentate in questi giorni dal vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, l’ultima il 23 novembre scorso, dopo la trasmissione ‘Striscia la notizia’, chiedendo “di far chiarezza anche sulle vicende di sfruttamento denunciate nel servizio, ho chiesto anche e se la ‘Lega Braccianti’ abbia ottenuto altri contributi pubblici e eventualmente come siano stati spesi”.
Seguici anche su Instagram – Clicca qui