“Questa sentenza è un passo importante di verità e giustizia”. Lo riporta l’associazione antimafia Libera, sezione provinciale di Foggia dopo la condanna in Appello all’ergastolo per Giovanni Caterino, il 42enne di Manfredonia ritenuto basista della strage del 9 agosto 2017 davanti alla vecchia stazione di San Marco in Lamis. In quella occasione vennero uccisi il boss di Manfredonia Mario Luciano Romito, il cognato Matteo De Palma e i contadini Aurelio e Luigi Luciani.
“Seppur consapevoli che i passi da fare sono ancora molti e che bisogna continuare a percorrere la strada della giustizia ed individuare anche tutte le altre persone coinvolte nell’organizzazione e nella realizzazione della strage – proseguono da Libera -, esprimiamo oggi la nostra soddisfazione per questo pezzo di verità restituito alla collettività. È necessario continuare a camminare insieme, ognuno facendo la propria parte, per restituire dignità e libertà a questa terra bellissima ma deturpata e schiacciata dalla presenza mafiosa”. (In foto, Mario Luciano Romito in un bar di Manfredonia prima di dirigersi a San Marco dove rimase vittima di un agguato)