La situazione è ormai fuori controllo. In alcune zone della città servono i mezzi pesanti per liberare strade e marciapiedi, anche in zone centralissime e identitarie di Foggia. Come a pochi passi dai Tre Archi, vicino all’Epitaffio, di fronte ad una farmacia frequentatissima e dietro ad una istituzione d’alta formazione come il Conservatorio.
Foggia è immersa nei rifiuti. Dopo l’assemblea pubblica gli attivisti de La Società Civile sono passati ad azioni quasi situazioniste ed artistiche. Sopra ad ogni cumulo di monnezza sono stati apposti dei cartelli con scritte ironiche ed indignate. “Amiu Puglia Spa e il Comune di Foggia augurano a tutti un sereno Natale. E ricordiamo di saldare il meritato saldo Tari 2022. Entro dicembre”, si legge in centro.
“Obiettivi in merito ai livelli di raccolta differenziata raggiunti: non soddisfacente”, recita un altro. “Noi troppi inerti voi troppo inetti”, è la scritta che appare in Macchia Gialla in ordine al servizio di mancata raccolta degli ingombranti fermo da mesi. Non soddisfacente, l’aspetto qualitativo che più rappresenta Amiu Puglia nei cartelli. “Assunzioni garantite per effettuare un servizio adeguato non soddisfacente” e “Livello di efficacia delle attività di preparazione per il riutilizzo e riciclo: non soddisfacente”, è scritto vicino ad altri cassonetti che strabordano sacchetti.
“È l’epilogo di una storia che non può assolutamente andare avanti così – rimarca l’ex consigliere Marcello Sciagura, da tempo studioso di economia circolare e di raccolta e smaltimento dei rifiuti-. Condivido pienamente i cartelli degli amici dell’associazione la Società Civile. I cartelli dicono a chiare lettere che anche i commissari saranno colpevoli come Amiu se il contratto verrà firmato per questi folli nove anni. La città sta morendo, i cittadini devono reagire e partecipare, dobbiamo salvare Foggia. Qualcosa si muove”.
Tra chi protesta c’è anche chi dal centrodestra sta usando Amiu per attaccare l’amministrazione Emiliano e l’agenzia Ager. Per questo più d’uno dal centrosinistra mette in guardia proteste plateali, senza che si rimarchino le ultime responsabilità.
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