Priorità al taglio delle bollette. E’ quanto annunciato da Giorgia Meloni nell’ultimo libro di Bruno Vespa, rispondendo alla domanda su come farà il governo per la legge di bilancio per il 2023 visto che non ci sono soldi. “I pochi soldi che ci sono serviranno a coprire il taglio delle bollette per chi è in difficoltà”, ha detto Meloni, che ha aggiunto: “Dobbiamo vedere come superare l’inverno senza che lebollette esplodano, sperando di tranquillizzarci da marzo in poi. Se l’Europa non riuscisse a tagliare l’allineamento del costo del gas da quello dell’energia elettrica, che è fonte di grandi speculazioni, lo faremo noi”.
“L’unico vero vantaggio che ho rispetto agli altri è che non lavorerò per restare in questo posto – ha continuato la premier parlando del governo -. Non sto qui per sopravvivere guardando i sondaggi. Tra cinque anni io non voglio essere rieletta a ogni costo. Se non hai niente da perdere, puoi tirare di più la corda. Per fare le cose devi rompere gli schemi; se vivi nel terrore di non essere rieletta, sei destinata a non combinare niente”. E a proposito del reddito di cittadinanza la premier spiega come intende riformarlo: “Garantendo un dignitoso sussidio a chi realmente non ha la possibilità di lavorare e, in alcuni casi, migliorandolo (si pensi agli invalidi). Per gli altri intendiamo attingere al fondo sociale europeo per avviare al lavoro chi può attraverso corsi di formazione retribuita”.
La presidente del Consiglio ha parlato anche di Europa. “La mia idea di Europa è quella di un’Europa confederale in cui viga il principio di sussidiarietà. Non faccia Bruxelles quello che può fare meglio Roma, non agisca Roma lì dove, da soli, non si è competitivi. Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’ultimo libro di Bruno Vespa. Abbiamo avuto – ha proseguito – un’Europa invasiva nelle piccole cose e assente nelle grandi materie. Non converrebbe lasciare agli Stati nazionali il dibattito sul diametro delle vongole e occuparsi invece a livello comunitario dell’approvvigionamento energetico?”. Poi la bordata. “Una politica estera europea non esiste: sulla Libia siamo andati in ordine sparso e la stessa cosa è accaduta sulla crisi ucraina. Poi, invece, vediamo che l’Europa deve occuparsi di gender…”, sono state le parole di Meloni.