“Anziani e disabili di San Severo costretti a recarsi fuori città per prestazioni diagnostiche di base; esami vitali impossibili per una donna diversamente abile di Orta Nova a causa della sospensione dei servizi a domicilio presso l’ospedale foggiano ‘Colonnello D’Avanzo’. Sono due facce della stessa medaglia restituite dalle cronache locali delle ultime ore”. Lo denuncia il consigliere regionale della Lega Puglia, Joseph Splendido, che ha depositato l’ennesima interrogazione urgente all’Assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, sul caso sollevato dal nostro giornale.
“Mentre restiamo in attesa di risposte sulle bibliche liste d’attesa in Puglia e sui dati allarmanti restituiti dalla recente audizione in Commissione Sanità degli ordini di categoria e delle rappresentanze sindacali che hanno denunciato la carenza di circa 16mila medici e di 5mila infermieri nei nostri ospedali, notizie sconfortanti giungono dal ‘Masselli Mascia’ di San Severo e da Orta Nova. Nel primo caso, come ha rilevato a livello nazionale lo stesso Movimento Italiano Disabili, il nosocomio non garantirebbe prestazioni diagnostiche di base, neanche alle categorie più fragili, quali anziani e disabili, costretti a recarsi fuori città, presso altre strutture, se vogliono curarsi, con tutto ciò che questo comporta per i non normodotati o per chi è più avanti con l’età. Nel secondo caso, una donna disabile si starebbe vedendo negare il diritto alle cure a causa della sua fisiologica impossibilità di raggiungere l’ospedale D’Avanzo di Foggia, che non garantirebbe la domiciliarità del servizio. Due facce della stessa medaglia che raccontano uno stato preoccupante della nostra sanità che, da un lato progetta mega ospedali futuristici e ci racconta di strutture diagnostiche di ultima generazione, dall’altro si viola l’art.32 della Costituzione negando prestazioni di base alle categorie più fragili. Una dicotomia preoccupante, da Medioevo, sulla quale è dovere delle istituzioni intervenire con urgenza”.