Voto di scambio alle Comunali del 2019 a Foggia? Sulla recente operazione di procura e polizia è tornato a parlare Pippo Cavaliere, candidato sindaco del centrosinistra in quella tornata elettorale: “Anche alla luce degli ultimi eventi, più passa il tempo e più realizzo che compimmo un miracolo in una campagna elettorale inquinata dal voto di scambio e dal condizionamento della criminalità, quest’ultimo richiamato anche dal ministro dell’interno nelle motivazioni addotte per lo scioglimento del consiglio comunale. Ma c’è un altro aspetto, a mio parere ancora più inquietante, che meriterebbe un serio approfondimento: tutto quel contante da dove proviene? Chi può mai disporre di così tanta liquidità?”.
All’epoca Cavaliere scrisse anche una lettera evidenziando una serie di criticità: “Raccontammo delle promesse di posti di lavoro e di alloggi, fatte a gente bisognosa che reclama il riconoscimento dei propri diritti, sfruttando i loro bisogni, le loro necessità, a volte la loro disperazione. Profondo senso di sgomento ho provato allorquando, confrontandomi con dei giovani neomaggiorenni incontrati per strada, mi accennarono al fenomeno della compravendita dei voti. Raccontammo, forti del nostro pensiero libero, dei ‘presìdi’ organizzati da oltrepassare per raggiungere alcuni seggi elettorali, animati da personaggi a dir poco ambigui, da cui sono stato anche apostrofato al mio passaggio in auto”.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’ex consigliere comunale Giuseppe Mainiero: “È arrivata l’ora della chiarezza, è arrivata l’ora di voltar pagina. Così il centrodestra foggiano ha vinto le elezioni del 2019 a Foggia. È inutile dire che non è stata l’unica forma di intimidazione avvenuta in quegli anni, e non è stato un caso isolato. In questo caso ci sono le prove, ricevetti presso lo studio professionale una decina di queste ragazze. Ma era nel Comune in generale che si era instaurato un clima di caccia alle streghe anche tra i dipendenti comunali. Ho visto personalmente piangere dei dipendenti comunali perchè non allineati. Come denunciai in solitudine in quegli anni che il Comune di Foggia era diventato la depandance di casa Landella, alcuni bar di Foggia le sue succursali”.
Poi conclude: “Con questo procedimento e con l’udienza prossima che dovrà decidere sul rinvio a giudizio di ex sindaco, moglie, consiglieri comunali e faccendieri si apre la stagione dei processi che stabilirà la ‘verità processuale’, che riguarderà la Magistratura. La vicenda politica può dirsi definita, i fatti, le persone e le condotte, a prescindere dalla responsabilità penale, sono chiari e definitivi. Penso che d’ora in poi dovremmo occuparci esclusivamente alla ricostruzione della nostra città, raccogliendo le macerie morali e materiali e farne fagotto da gettare alle nostre spalle, facendo tesoro però di ciò che è accaduto negli ultimi vent’anni, perché non debba più avvenire. Una Foggia migliore c’è”. (In foto, Cavaliere e Mainiero)
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