“Il Comune di Mattinata si costituisce parte civile nel processo Omnia Nostra”. Lo riporta l’amministrazione garganica in un post social. Decisione che segue quella del Comune di Vieste. “Nel solco del percorso iniziato, sin dal suo insediamento, questa amministrazione, convintamente e con assoluta fermezza conferma la volontà di tutelare e difendere in tutte le sedi competenti l’onorabilità e il prestigio di Mattinata e dei mattinatesi a tutela dell’immagine e dei valori condivisi della nostra comunità. Pertanto con apposita delibera del 10 ottobre 2022 la Giunta Comunale ha stabilito che il Comune di Mattinata si costituirà parte civile nel processo Omnia Nostra: processo nel quale sono coinvolti a vario titolo cinquanta imputati, accusati di una lunga e grave serie di reati. Questa indagine ha dimostrato l’esistenza di una struttura gerarchica, di tipo mafioso, attiva con diverse e distinte articolazioni nei territori di Monte Sant’Angelo, Vieste e Mattinata”.
Il Comune ricorda che i “reati riscontrati e contestati sono: omicidi, tentati omicidi, attentati alla vita altrui, estorsioni, detenzione e possesso di armi, anche da guerra, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, furti e rapine. Un associazione delinquenziale di stampo mafioso, capace di intimidire con atti violenti e reiterati in danno a cittadini e imprenditori, con la specifica finalità di confermare il controllo del territorio in condizioni di assoggettamento e omertà. La gip presso il Tribunale di Bari Valeria Isabella Valenzi ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 11 novembre”.
“Omnia Nostra” ha decapitato il clan Lombardi-Ricucci-La Torre attivo tra Manfredonia, Macchia di Monte Sant’Angelo, Mattinata e Vieste. Numerosi i mattinatesi coinvolti, tra questi figurano tutti gli elementi apicali della criminalità locale: Francesco Scirpoli alias “Il lungo”, Francesco Notarangelo detto “Natale” e i neo pentiti Antonio e Andrea Quitadamo detti “Baffino”.