Buco nell’acqua di Giandiego Gatta, consigliere regionale candidato per il parlamento alle prossime Politiche del 25 settembre. Dopo aver presenziato ad incontri pubblici con l’ex sindaco di Cerignola, Franco Metta, la cui amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni mafiose nel 2019, ha accusato il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, di aver fatto “campagna elettorale per Raffale Piemontese“. Al punto da proporre un esposto al Corecom (Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni) della Puglia con l’intenzione di metter fine a quello che, secondo l’avvocato sipontino, sarebbe un vero abuso.
Proprio lui che, nell’appuntamento elettorale dello “spruzzino” di Forza Italia, assieme al sindaco di Manfredonia Gianni Rotice aveva sostenuto lo show pro Licia Ronzulli. Questo il tono della missiva inviata a Bari: “Il sindaco del Comune di Vieste, Giuseppe Nobiletti, in aperta violazione dell’art 9 della legge n. 28 del 22 Febbraio 2000, nella sua veste di primo cittadino e amministratore della cittadina garganica si esprimeva con giudizi denigratori rivolti al sottoscritto con il chiaro scopo di indirizzare il voto a favore di un altro candidato concorrente all’uninominale nello stesso collegio per la lista del PD”. “Nella sua veste di amministratore – ha aggiunto -, elogiava e magnificava la figura del candidato del PD Raffaele Piemontese con chiaro invito alla popolazione a votare il medesimo, diffamando il sottoscritto definito come un mero partecipante ‘alle processioni’, peraltro ‘abusivo’ e “imbucato”, in quanto – a suo dire – non invitato, con riferimento alle processioni che si tengono da sempre in occasione delle feste patronali locali in quel di Vieste, alle quali il sottoscritto, per radicato affetto anche per ragioni familiari, partecipa da sempre, essendo peraltro un devoto alla patrona locale”. Nella fattispecie, secondo alcuni beninformati, il politico avrebbe mostrato a tutti la “delega alle processioni” incassata dal presidente del consiglio della Regione Puglia, Loredana Capone. Questi sarebbero i “temi” rilevanti della campagna elettorale, mentre i cittadini sono alle prese con rincari pazzeschi delle materie prime e dei beni di prima necessità?
Eppure, c’è stata una perizia certosina nella richiesta di ripristino dell’immagine lesa dalle presunte accuse diffamatorie. “Chiedo – scrive Gatta al Corecom – di adottare ogni opportuno provvedimento necessario ad evitare il perpetrarsi ulteriore di comportamenti illeciti tenuti dal Sindaco di Vieste, grave violazione del dovere di imparzialità. Chiedo, altresì, che venga ordinato al sindaco del Comune di Vieste, nella qualità di rappresentante dell’ente pubblico di Vieste, di pubblicare sul proprio sito istituzionale, sulla home page, e sulla pagina Facebook del Comune, per la durata che verrà ritenuta congrua, e comunque non inferiore a 10 giorni, un messaggio recante l’indicazione di non rispondenza a quanto previsto dall’articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, della comunicazione istituzionale realizzata attraverso la diffusione del video del Consiglio Comunale, negli interventi in premessa sia del Sindaco che dei consiglieri Michele Lapomarda e Matteo Petrone, sul sito istituzionale del Comune e sulla pagina Facebook riconducibile all’ente, e di ordinare inoltre la rimozione delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Vieste alle testate giornaliste citate in premessa, imponendo alle medesime la pubblicazione del medesimo comunicato di non rispondenza delle dichiarazioni rese a quanto stabilito dal più volte citato art. 9 della richiamata legge”.
Tuttavia, il Comitato regionale per le comunicazioni ha archiviato la segnalazione, dopo la decisione del sindaco di “bonificare” dal video istituzionale del consiglio comunale le parti che riguardano il politico di Manfredonia. Il Corecom, nella delibera, dichiara di “archiviare, per quanto attiene alla sua competenza in materia, la segnalazione pervenuta dal candidato alla Camera dei deputati nella lista di Forza Italia nel collegio uninominale di Cerignola UO2, Giacomo Diego Gatta, a seguito di verificato adeguamento compositivo, spontaneo e pronto da parte del Comune di Vieste, senza aver proceduto all’avvio di alcuna contestazione”. Amen.