Si svolgerà a Foggia il 21 settembre e il 22 settembre 2022 “Maxiemergenze: Scienza e realtà”, il primo convegno nazionale realizzato in Capitanata di questa portata con l’obiettivo di formare tutte le figure professionali che quotidianamente e con abnegazione operano nel sistema emergenziale.
Promotore e presidente del convegno è Stefano Colelli (foto), direttore della Struttura Complessa Centrale Operativa 118 del “Policlinico Foggia”.
L’evento è un modulo formativo di grande rilevanza al fine di fronteggiare sia maxiemergenze legate a fenomeni naturali sempre più frequenti, quali ad esempio pandemie, alluvioni o incendi, sia incidenti ferroviari, stradali o aerei, ma anche maxiemergenze di attualissima portata quali le NBCR, ovvero nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche.
I lavori congressuali inizieranno mercoledì 21 settembre alle ore 8.55, presso la sala convegni di Formedil in via Napoli, dopo i saluti delle autorità previsti alle 8.30. Nel corso della giornata, si tratterà, tra l’altro, del ruolo della Protezione Civile e dei tavoli tecnici con la Prefettura di Foggia, della diagnosi precoce di accidente cerebrovascolare con la nuova metodica “infrascan” e del P.O.C.U.S., ovvero dell’utilizzo avanzato dell’ultrasonografia in emergenza, nonché della modalità d’intervento e dei protocolli H.E.M.S., non dimenticando mai quanto sia preziosa la golden hour per salvare vite umane.
Fiore all’occhiello dell’evento sarà una imponente simulazione di maxiemergenza conseguente ad attacco NBCR (nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche) che avrà luogo a partire dalle ore 9.00 di giovedì 22 settembre presso lo spazio antistante l’elipista del DEU del “Policlinico Foggia”. Con il coinvolgimento di numerosi operatori sanitari, sarà simulato un attacco da agenti chimici e verranno messe in campo le azioni previste: perimetrazione della zona colpita, allertamento del sistema per evento maggiore/calamità con l’intervento delle squadre tecniche speciali dei vigili del Fuoco, il triage, l’elisoccorso, l’assistenza dei feriti, la stabilizzazione e l’evacuazione. La complessità delle operazioni di soccorso in “incidenti maggiori” impone un approccio sostanzialmente diverso rispetto a quello impiegato nell’emergenza medica di tutti i giorni. Non basta moltiplicare le squadre di soccorso per affrontare al meglio uno scenario di maxi-emergenza, ma è necessario che i vari soggetti coinvolti diventino un’unica squadra.
“Il convegno – illustra Colelli – è intitolato alla memoria del compianto e mai dimenticato Luciano De Mutiis, il primo Direttore di Centrale che partendo dal nulla è riuscito a creare, con l’aiuto di validi collaboratori quali il Dott. Raffaele Castellano e il Dott. Ernesto La Salvia, una struttura organizzativa capace di rispondere alle esigenze del territorio. Occorre essere preparati affinchè l’emergenza vada presa di petto. Mio obiettivo è creare una rete dell’emergenza, cercando di integrare il più possibile il territorio e l’ospedale. Quest’anno abbiamo preparato più di 1.500 figure professionali. Cosa mai fatta in passato in Capitanata”.
Ed è proprio dal 118 che ogni azione deve essere programmata nel miglior modo possibile in sinergia con il territorio. Il 118, infatti, è la struttura del Servizio Urgenza ed Emergenza Medica deputata a ricevere l’allarme, a valutare gli avvenimenti in corso, dimensionare l’evento e ad inviare i soccorsi in modo ragionato e modulato, interfacciandosi con mezzi di soccorso, ma anche con le forze dell’ordine. Per questo nella brochure del convegno è rappresentato un abbraccio a forma di cuore che parte proprio dall’icona del 118 ed avvolge ambulanze, mezzi e anche un elicottero.
L’attivazione del piano di maxi-emergenza in un evento catastrofico è basilare in quanto mette a disposizione, in un arco di tempo relativamente breve, mezzi e personale altamente qualificato ed addestrato, finalizzato soprattutto a salvare molte vite umane e a limitare il più possibile i danni. Da qui la necessità di un incontro allargato a tutti i soggetti che lavorano nelle Centrali Operative 118 o in emergenza sanitaria territoriale, la cui preparazione ed aggiornamento risultano indispensabili nell’affrontare situazioni emergenziali di elevata gravità e complessità.
Durante il convegno si alterneranno, quali relatori, medici e professionisti impegnati nell’ambito dell’emergenza/urgenza e formatori esperti.