I carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia, a seguito di un imponente blitz eseguito in un appartamento di via Lucera, nella periferia quindi di Foggia, hanno rintracciato ed arrestato per evasione un 42enne foggiano, Fabio Tizzano del clan Moretti-Pellegrino-Lanza evaso alcuni giorni prima da Chieti, dove stava scontando in regime degli arresti domiciliari tale misura cautelare derivante da un suo precedente arresto per droga ed anche per l’indagine antimafia “Decima Azione”, dove in primo grado era stato tra l’altro già condannato presso il Tribunale di Foggia, dove si era appunto svolto il processo con rito ordinario nei suoi confronti ed a carico anche di altre persone, che non avevano scelto il rito abbreviato a differenza degli altri imputati.
Gli investigatori dell’Arma, sulle tracce del fuggitivo, a seguito di una mirata attività info-investigativa, sono quindi intervenuti una volta individuato il nascondiglio dove si era nascosto l’evaso, facendo cosi irruzione in un immobile in uso a terzi, la cui posizione è parimenti al vaglio della Magistratura foggiana. A seguito del relativo arresto, il pm di turno della Procura della Repubblica di Foggia ha disposto nei suoi riguardi la misura cautelare del carcere, in attesa della relativa convalida davanti al gip competente.
Fondamentale, ancora una volta, la pronta risposta dell’Arma dei Carabinieri di Foggia su diretto
coordinamento dell’autorità giudiziaria del capoluogo al fine di garantire sicurezza e legalità nel territorio della Capitanata.
In “Decima Azione” Tizzano è stato condannato in primo grado a 21 anni con l’accusa del tentato omicidio di Mimmo Falco, organizzato ed eseguito insieme a persone non identificate in risposta al tentato omicidio del boss Vito Bruno Lanza detto “U’ lepr”. Falco fu colpito da colpi d’arma da fuoco alla schiena che gli provocarono la paralisi permanente dell’attività di locomozione.
In una nota i carabinieri fanno sapere che la posizione della persona arrestata è al vaglio dell’autorità giudiziaria e non può considerarsi colpevole fino ad una sentenza di condanna definitiva.