“Ucciso vigliaccamente e senza motivo”. Questa in sintesi la presa di posizione della famiglia di Andrea Gaeta (in foto), tramite il difensore Michele Sodrio, che commenta anche il fermo del principale indiziato, il 26enne Mirko Tammaro con precedenti penali per furto, che si è costituito ed è stato a lungo interrogato nella caserma dei carabinieri. È accusato di omicidio volontario nonché di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. Tammaro avrebbe agito per futili motivi, una presunta ragazza “contesa”.
“Ne ho viste tante nella mia lunga vita professionale – le parole di Sodrio -, ma sono anch’io sconvolto e scioccato di fronte all’omicidio di Andrea Gaeta, un ragazzo adorabile per tutti, familiari, amici e semplici conoscenti. Non c’è alcun regolamento di conti, nè tanto meno questo delitto nasce in ambienti di criminalità comune o organizzata. Andrea è stato vittima di una furia omicida insensata e bestiale. Prima del delitto non c’è stata alcuna rissa e nulla poteva far presagire quello che è accaduto”.
E ancora: “Andrea era un figlio e un fratello adorato, un giovane imprenditore che tutte le mattine all’alba iniziava la sua attività di autotrasportatore, un amico sempre pronto ad aiutare gli altri. Leggo che i soliti preti, politici e cattivi maestri vari producono le solite dichiarazioni retoriche e senza senso. Non c’è mai stato alcun difetto di educazione in Andrea Gaeta, che è stato orgogliosamente cresciuto dai suoi genitori con sani principi, primo fra tutti il duro lavoro. La verità è che ormai la sub-cultura trap ha corroso l’anima e la mente di molti ragazzi, che per un nulla, anche solo uno sguardo o uno spintone arrivano ad uccidere. Leggo come tutti voi di una contestazione per omicidio con futili motivi, ma sono certo che in questo caso c’è anche premeditazione, perchè l’assassino è andato a prendere una pistola, è uscito per le vie di Orta Nova in cerca di Andrea e quando lo ha trovato non gli ha lasciato scampo. Non è stato certo un gesto istintivo o immediato. Sappiamo che sono state raccolte prove a dir poco schiaccianti a carico del fermato. Faccio solo un appello al Pubblico Ministero, affinché il corpo di Andrea sia restituito al più presto ai suoi familiari, che stanno vivendo l’ulteriore strazio di non potergli dare immediata sepoltura”.