Un paese in svendita, un centro storico che si sta spopolando. Siamo a Peschici dove a causa della musica della movida notturna la gente sta scappando via. In questi giorni sono notevolmente aumentati i cartelli “vendesi” a prezzi bassi.
Fioccano le denunce e le segnalazioni come questa giunta alla nostra redazione. “I vigili urbani fanno l’ultimo giro prima di fine turno per vedere se l’ordinanza di chiusura dei locali e della musica viene rispettata. Qualcuno all’ingresso del centro storico fa da palo e avverte dell’arrivo dei vigili, la folle musica da discoteca iniziata da solo un’ora che improvvisamente si spegne per venti minuti e il gioco è fatto. Tutte le sere. I vigili sanno benissimo che dopo mezzora la musica verrà riaccesa più alta di prima, i carabinieri di Peschici chiudono le saracinesche e rimandano a quelli di Vico e quelli di Vico ormai estenuati dalle continue richieste notturne da Peschici (dovrebbero essere impiegati per ben altri doveri che per far rispettare una ordinanza in un comune turistico) non rispondono più al telefono oppure se rispondono dicono di non avere personale e di andare a fare la denuncia ai carabinieri di Peschici il giorno dopo. Un intero paese che non dorme più per mesi, i turisti disperati che vedono svanire il sogno di una vacanza riposante ma ormai pagata, i peschiciani che tacciono come sempre al grido ‘i ragazzi devono lavorare’, ‘sono solo 15 giorni’, ‘i giovani devono divertirsi’, ‘se non va bene qui andate altrove’, ‘i giovani portano soldi'”.
E ancora: “Ma a Peschici tutto è concesso, orde che arrivano nella nuova Ibiza del Gargano, perché Peschici diciamocelo è il nuovo Luna Park della Puglia. Molti li vedi arrivare con casse di birra e il vino del supermercato perché tanto tutto il centro storico è una discoteca a cielo aperto e gratis. E poi alle 4: 30 quando cessa la musica si riversano ubriachi e disfatti nei vicoli e sulle case delle persone ad urinare e vomitare e poi in un corteo da inferno dantesco con cori di ubriachi svegliano tutto il paese fino al corso. Ecco cos’è oggi Peschici. Questo non è turismo, questa – dicono i residenti del centro storico – è la morte della Perla del Gargano, uccisa da alcool e degrado e soprattutto dal silenzio delle istituzioni”.