Una lunga scia di sangue e forse un unico movente, ovvero la droga, dietro gli omicidi che stanno sconvolgendo San Severo. A capodanno 2021 l’uccisione di Giacomo Perrone in via Mario Carli, nota strada dello spaccio alla periferia della città. Perrone, 39 anni, venne raggiunto da colpi d’arma da fuoco mentre era in compagnia di un’altra persona rimasta ferita. L’uomo non morì subito ma dopo circa un mese di agonia.
A luglio l’agguato in mezzo alla gente durante la festa per la vittoria dell’Italia agli Europei di calcio. Due persone a bordo di uno scooter ammazzarono il 42enne pregiudicato Matteo Anastasio e ferirono gravemente il nipote di appena 6 anni.
Ad agosto nuovo attentato ed altro omicidio: stavolta a cadere Luigi Ermanno Bonaventura, 32 anni, ucciso davanti ad un autolavaggio. Anche in questo caso rimase ferito un bambino, un 12enne colpito di striscio. Secondo gli investigatori l’agguato sarebbe collegato alla morte di Anastasio.
Ad aprile di quest’anno ancora un omicidio: il 30enne Salvatore Lombardi è stato ucciso da un minorenne, figlio di quel Giacomo Perrone ucciso a Capodanno 2021. Il ragazzo aveva un appuntamento con Lombardi davanti ad un locale. Dopo la consumazione tirò fuori una pistola giustiziando la vittima con alcuni colpi alla testa. Poi il giovane si consegnò alle forze dell’ordine.
Infine, la mattina del 13 agosto, un killer incappucciato ha ucciso brutalmente il 52enne Maurizio Cologno (foto sopra), pregiudicato sanseverese, noto soprattutto per i suoi precedenti per droga. La vittima è stata raggiunta ed ammazzata nei pressi del lido “Holiday” a Marina di Lesina. Il sicario si sarebbe servito di un complice per guadagnare la fuga. Anche in questo caso l’attentato si è consumato nonostante la presenza di passanti e villeggianti.
A questi episodi di sangue si aggiunge l’uccisione a luglio scorso del 17enne Francesco D’Augelli accoltellato a morte da un 15enne per una ragazzina “contesa”. Ma in questo caso la droga non c’entra e l’episodio non avrebbe alcun legame con i precedenti.
A San Severo, alla luce della maxi operazione antimafia “Ares” del 2019 che decapitò i vertici dei clan cittadini, alcuni boss sono già stati condannati a pesanti condanne, sarebbe in atto una feroce guerra tra piccoli gruppi di narcotrafficanti per il controllo della droga in città. Nelle scorse ore, il governatore della Puglia Michele Emiliano ha invocato maggiore attenzione da parte del Governo centrale sull’escalation criminale a San Severo e nel resto della provincia di Foggia.
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