Musica, carnevale, ciambotta e un presunto narcotrafficante a “dirigere” le danze. È festa a Manfredonia per l’inizio del Carnevale 2022, quest’anno in formato estivo a causa del Covid. Ieri sera la classica sfilata della “Ciambotta”, icona della kermesse sipontina. In prima fila un sorridente sindaco Gianni Rotice. Per lui selfie e abbracci con amici e semplici passanti. Tra la folla, nel video postato sui social del primo cittadino, spunta il 47enne Michele Pesante, presunto narcotrafficante manfredoniano: l’uomo figura nella lista delle persone arrestate nel 2020 in un maxi blitz internazionale contro lo spaccio di droga ed è tuttora sotto processo. Ha inoltre precedenti per rapina, ricettazione e porto abusivo di armi, con concessione della riabilitazione. L’uomo è anche citato nella lunghissima ordinanza cautelare “Omnia Nostra”, maxi inchiesta antimafia del dicembre 2021. Ma non è tra gli indagati.
Sulle note di “O Surdato ‘Nnammurato”, Pesante si avvicina all’entourage del sindaco e sembra dare indicazioni sui posizionamenti della sfilata ottenendo riscontro dagli interlocutori. Una circostanza che appare piuttosto inopportuna visti i trascorsi del Comune di Manfredonia, sciolto per infiltrazioni criminali a fine 2019 anche per episodi di questo tipo. Lo stesso Pesante comparve pochi mesi fa in compagnia di alcuni esponenti della maggioranza durante una riunione in un locale della città mentre nel novembre scorso era presente ai festeggiamenti per l’elezione del sindaco.
D’altronde i problemi di Manfredonia sono tanti e ancora ben lontani dalla risoluzione, anzi è in atto un notevole aggravamento di episodi violenti: il culmine solo pochi giorni fa con il pestaggio del capo del personale dell’azienda dei servizi ecologici Ase che, stando alla denuncia della vittima, sarebbe sotto lo scacco dei “Racastill”, nomignolo di una famiglia locale che annovera alcuni pregiudicati di un certo spessore criminale. Nel frattempo, il sindaco si diverte in serate amene e nei commenti qualche cittadino non fa sconti: “Il paese dei balocchi”, scrive uno. “Che carnevalata”, commenta un altro.