Mentre nel Tavoliere foggiano la mietitura va verso l’epilogo, la raccolta del grano sulla fascia pedesubappenninica è appena iniziata. Si sperava in rese più alte rispetto alla pianura, invece le condizioni meteorologiche estreme stanno influendo anche da queste parti. Siamo andati a Candela presso il centro di stoccaggio di Giuseppe De Vitto per fare il punto della situazione.
“Anche qui dai primi campi trebbiati si deduce che non è una buona annata. Rese basse con almeno il 30% in meno della produzione. La media non supera i 25 quintali per ettaro. Speriamo che si alzi quando arriveremo a raccogliere in quota. Ci troviamo ad affrontare ogni anno nuovi problemi, non basta il meteo, oggi dobbiamo fare i conti anche con i costi di produzione alle stelle. È assurdo che proprio in questi giorni, con mietitrebbie nei campi, il prezzo del gasolio aumenti ogni giorno. Non se ne può più. L’agricoltore della Capitanata se non ottiene la media di 20-25 quintali ad ettaro, quest’anno non porta a casa nulla, nemmeno le spese. Fortunatamente tiene il prezzo del grano duro, almeno per il momento”.
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