“Stella Costa aveva solo 12 anni. Il 18 giugno 2002 era in strada con la madre per buttare la spazzatura, stava salutando un’amichetta, insieme a tanta altra gente: era quasi mezzanotte, ma era una di quelle serate estive molto calde. Aveva appena attraversato la strada per salutare un’amica prima di tornare a casa e all’improvviso viene travolta dai proiettili volanti di una sparatoria.
Il 21 marzo, e in ogni giorno dell’anno, ricordiamo Stella e tutte le vittime innocenti delle mafie per ribadire ancora una volta che nessuna vittima innocente delle mafie si trovava al posto sbagliato e nel luogo sbagliato quando la sua vita è cessata a causa di un atto di violenza estrema. Chi si trova nel posto sbagliato e al momento sbagliato invece sono sempre e solo le mafie”. Così il Presidio di “Libera Foggia” ha voluto ricordare la bambina di San Severo, vittima innocente, morta all’età di 12 anni.
Stella rimase uccisa per sbaglio a causa di un proiettile vagante. A sparare fu Giuseppe Anastasio alias “U’ Iatton”, per questioni sentimentali; il vero obiettivo dell’agguato, un giovane all’epoca 25enne, “rivale in amore” del killer, scampò alla morte. Anastasio è stato a sua volta ammazzato nel 2017 in via Taranto, sempre a San Severo. Ignoti sia il movente che l’assassino. L’anno scorso, invece, è stato ucciso Matteo Anastasio, fratello di Giuseppe, giustiziato durante i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia agli Europei di calcio. Anche in quella circostanza ci fu il coinvolgimento di un bambino, nipote della vittima, rimasto gravemente ferito.