L’intero presidio Ospedaliero “Tatarella” di Cerignola torna ad essere NO COVID. Dopo la Terapia Intensiva, la Regione Puglia ha autorizzato la conversione anche degli ultimi 17 posti letto di “Area Medica” (13 di Medicina Interna e 4 di Semi-intensiva) ancora dedicati ai pazienti affetti da COVID.
Una decisione presa alla luce della richiesta della ASL Foggia e in considerazione dell’attuale andamento epidemiologico e del numero dei ricoveri di pazienti affetti da COVID presso l’Ospedale cerignolano.
Come già accaduto per la Terapia Intensiva, continua l’interlocuzione tra la Struttura del Commissario Straordinario e il Policlinico Riuniti di Foggia per garantire la continuità del servizio e la corretta presa in carico dei pazienti risultati positivi al COVID che necessitano di ricovero.
La conversione dell’intero plesso ospedaliero in struttura NO COVID consente il ritorno del “Tatarella” alla operatività a pieno regime. Questo permetterà, di riflesso, di riorganizzare le attività sanitarie su tutto il territorio provinciale, in maniera da rispondere in modo più efficace anche alle esigenze dei mesi estivi.
L’eventuale riattivazione dei posti letto COVID sarà assicurata, d’intesa con la Regione, entro un massimo di 72 ore, in caso di necessità, grazie al modello di organizzazione flessibile adottato stabilmente dalla ASL Foggia a partire dai primi mesi della pandemia.
Restano garantiti, inoltre: i 4 posti letto COVID della Ginecologia e Ostetricia; i 3 posti letto COVID di Neonatologia-Pediatria; i 3 “posti rene” COVID.