Si sono svolte sul Gargano le visite didattiche del Corso di Laurea in Scienze della Montagna (Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali) dell’Università della Tuscia (con sede a Viterbo e Rieti). L’Università ha scelto il Consorzio (con il quale è stata sottoscritta anche un’apposita convenzione) per far conoscere agli studenti le numerose esperienze nel Campo dell’Ingegneria Naturalistica e per visitare l’ormai famoso Vivaio forestale consortile di Borgo Celano.
L’importante evento è stato organizzato in collaborazione con il Settore Forestale del Consorzio. Sotto la guida del Capo settore, Giovanni Russo, gli studenti e le studentesse hanno trascorso tre giorni nel territorio del Consorzio per conoscere più da vicino alcune delle tematiche fondamentali per la difesa del suolo nelle aree protette con tecniche dell’Ingegneria Naturalistica e per la produzione vivaistica di piante autoctone. Studenti e studentesse, accompagnati dai professori C. Apollonio, A. Di Filippo, M. Pagnotta (presidente del corso di Laurea), K. Liburdi e R. Primi, hanno visitato prima gli ultimi interventi di Ingegneria Naturalistica, realizzati dal Consorzio in collaborazione con i comuni di San Marco in Lamis e di San Giovanni Rotondo, e poi il Vivaio forestale di Borgo Celano. Molto partecipate le lezioni in campo dove si sono alternati gli interventi dei professori e dei tecnici consortili. Nel quarto giorno le visite didattiche sono proseguite in Foresta Umbra.
Particolarmente soddisfatto il presidente Michele Palmieri, onorato anche dalla presenza del sindaco e dell’assessore all’ambiente di San Marco in Lamis che sono intervenuti a salutare gli studenti ed i professori, che con grande entusiasmo ha dichiarato: “La diffusione delle Buone Pratiche del Consorzio rientra nel nuovo corso che ho voluto dare, insieme al vicepresidente Tabacco ed all’intero CdA, per far conoscere in primis ai consorziati e poi a tutti i cittadini garganici, quello che il Consorzio riesce a realizzare con competenze riconosciute a livello regionale e nazionale. Sono sicuro che a queste visite didattiche seguiranno progetti di ricerca sui nostri innovativi progetti, sempre più attenti all’ambiente ed allo sviluppo sostenibile”.