Era il lontano novembre 2013 quando le note del “musicantautore” Luca Pugliese risuonarono per la prima volta tra le mura di un carcere, per la precisione nella casa circondariale di Secondigliano, uno degli istituti detentivi più grandi d’Italia. Poco dopo, sull’onda adrenalinica di questa esibizione, che risuonò nella platea come un caldo e inatteso messaggio di solidarietà e speranza, nasceva il tour “Un’ora d’aria colorata”, iniziativa solidale a favore dei diritti dei detenuti che chiama in gioco il ruolo sociale dell’arte e dell’essere artisti.
Quest’anno, dopo una pausa di oltre due anni connessa con l’emergenza sanitaria, Luca Pugliese, attualmente impegnato con il critico Dario Salvatori in un format in memoria di Franco Battiato recentemente ospitato al Parco della Musica di Roma, torna a suonare per i detenuti proprio nell’istituto penitenziario dove ha tenuto il suo ultimo concerto. Ad accogliere la sua musica, nella giornata di lunedì 6 giugno, sarà infatti la casa circondariale di Foggia, dove l’artista si è già esibito nell’ottobre del 2019.
Il concerto, che sarà realizzato grazie alla collaborazione di tutto il reparto di polizia penitenziaria e dell’area trattamentale, è stato fortemente voluto dalla direttrice del penitenziario Giulia Magliulo, che si è detta ben lieta di ospitare, in occasione della Festa della Musica, un artista poliedrico come Luca Pugliese (musicista, cantautore, pittore), che «fa della pittura e della musica degli strumenti a favore di coloro che devono ristabilire un debito con la società civile». Per garantire all’intera popolazione carceraria di partecipare all’evento, l’artista si esibirà con una doppia performance, la prima nella mattinata, la seconda nel pomeriggio.
Sono oltre una ventina i concerti finora tenuti dall’artista irpino in diverse carceri italiane: Rebibbia, Regina Coeli, Opera, San Vittore, Secondigliano, Poggioreale, Sant’Angelo dei Lombardi (Av), Benevento, Ariano Irpino (Av), Foggia.
Talento onnivoro e raffinato, Pugliese si esibirà, come ormai di consueto proprio a partire dalla tournée carceraria, in veste one man band (cassa al piede destro, charleston al piede sinistro, chitarra, voce), portando in scena il background più profondo di un’esperienza musicale da sempre aperta alla contaminazione e costantemente alla ricerca di nuove suggestioni. In scaletta, oltre alle sue canzoni, ci saranno tarantelle, classici della partenopea, perle del patrimonio cantautorale italiano e del repertorio musicale latino.