Questa mattina, gli agenti della squadra mobile della Questura di Bari hanno eseguito gli ordini di carcerazione, emessi dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari, nei confronti di due 40enni, un 31enne, un 27enne ed un 26enne. Gli stessi sono stati condannati in via definitiva a pene variabili tra i 5 e gli 11 anni di reclusione.
Trattasi dell’epilogo giudiziario dell’operazione di polizia denominata “Brothers”, in occasione della quale, l’8 febbraio 2019, la Questura di Bari diede esecuzione all’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dalla Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di nove persone, tra cui gli odierni condannati, all’epoca dei fatti gravemente indiziati, a vario titolo, di traffico, detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e ricettazione.
Le indagini, avviate dalla mobile a seguito di alcuni omicidi consumati nei primi mesi del 2017 nel quartiere Japigia di Bari, roccaforte del clan “Parisi”, consentirono di disarticolare una straordinaria rete di spaccio che quotidianamente riforniva, trasversalmente, decine e decine di consumatori di ogni categoria professionale, utilizzando una strategia utile ad ostacolare eventuali indagini di polizia.
L’attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, essenzialmente cocaina, registrava un volume di affari di oltre 60.000 euro (“guadagno netto”) al mese, attraverso un flusso telefonico medio di 200 telefonate e 40 acquisti giornalieri.
I numerosi riscontri acquisiti nel corso dell’indagine favorirono l’arresto in flagranza di reato di 6 persone, il sequestro di circa 6 chili di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana) ed il sequestro di una pistola di marca “Kimar”, calibro 9 mm, nel quartiere Madonnella di Bari. Le investigazioni consentirono anche il sequestro, nel mese di settembre del 2017, di circa un milione di euro, in contanti, provento del traffico e dello spaccio di droga. L’ingente somma di danaro, successivamente confiscata, era “murata” in una casa in via Peucetia, nel quartiere Japigia, abitata da un nucleo familiare apparentemente insospettabile.