Bisognerà attendere almeno un altro mese per la sentenza di appello nei confronti di Giovanni Caterino, 42enne di Manfredonia condannato in primo grado all’ergastolo per il quadruplice omicidio del 9 agosto 2017 davanti alla vecchia stazione di San Marco in Lamis. Caterino è ritenuto dall’accusa il basista della strage nella quale vennero ammazzati Mario Luciano Romito, il cognato Matteo De Palma e i contadini Aurelio e Luigi Luciani.
Il processo d’Appello, iniziato a Bari a novembre scorso, è entrato nel vivo qualche settimana fa ed oggi era fissata l’udienza. Ma tutto è stato rimandato a fine maggio per sentire i due neo collaboratori di giustizia, Danilo Della Malva detto “U’ Meticcio” e Andrea Quitadamo alias “Baffino junior” e per ascoltare tre testi di pg. Non è ancora chiaro in quale modalità saranno sentiti i pentiti, se in presenza o da remoto, lo si saprà ad inizio maggio. Inoltre, si attende la trascrizione di un’intercettazione del perito Gallo. Le difese hanno chiesto che i verbali di Della Malva siano epurati degli omissis. (In alto, Giovanni Caterino; nel riquadro, una foto della strage dell’agosto 2017)