A Vieste, come nel resto del Gargano, le ambulanze del 118 spesso non hanno medici a bordo. C’è carenza di organico, e i pochi in servizio sono costretti a turni massacranti, e ovviamente aumentano i disservizi. Da quando è scoppiata la pandemia, il sistema, già in sofferenza, deve fare i conti con i camici bianchi che preferiscono fare altro, come lavorare presso le USCA: guadagnano molto di più. Oggi a Vieste si è tenuta una riunione con il vice presidente della Puglia, Raffaele Piemontese, e alla quale hanno preso parte il sindaco Giuseppe Nobiletti e il personale del 118 della città garganica. Piemontese si è reso disponibile a trovare presto una soluzione per fronteggiare l’emergenza, in attesa di definire un piano per l’assistenza sanitaria d’emergenza. “Grazie all’assessore Piemontese – ha raccontato il sindaco – cercheremo di far rimanere i medici che attualmente lavorano al 118 di Vieste, oltre i turni assegnati. Ovviamente questa è una soluzione tampone. Entro l’estate, quando entrerà in funzione anche la seconda ambulanza a Vieste servono medici in pianta fissa. Più volte – ha aggiunto Nobiletti – ho chiesto all’ASL Foggia di rivedere i compensi ai medici, altrimenti attratti da altri incarichi vicino casa”.
“La carenza di medici è cronica – ci dice Matteo Narciso, medico del 118 di Vieste. Abbiamo chiesto nell’incontro di oggi di incentivare i colleghi che in caso contrario non verranno a Vieste. Purtroppo siamo costretti ad intervenire con l’ambulanza senza medico a bordo, co i soli infermieri o personale soccorritore. Scelte, queste, non condivise dalla popolazione. Proprio qualche giorno fa ci sono stati degli incidenti stradali ed è intervenuta l’ambulanza con un solo infermiere che ha dovuto chiedere l’intervento dell’elisoccorso”.