Il rincaro del prezzo del gas metano e dell’energia elettrica si abbatte come una spada di Damocle sulle aziende agroalimentari del Foggiano. Ne fa le spese anche la Farris Srl di Orsara di Puglia, stabilimento che trasforma ortaggi freschi in disidratati, e che esporta in tutto il mondo. La fabbrica di Borgo Giardinetto per questi motivi ha dovuto sospendere la produzione fino al prossimo mese di giugno. “Non è possibile andare avanti a queste condizioni – ha raccontato l’amministratore unico, Giorgio Mercuri -. La bolletta in poco tempo è passata da 2000 a 13000 euro al giorno. Così è impossibile fare impresa. Intanto ci tengo a sottolineare che Farris non ha chiuso i battenti, ha solo fermato per sei mesi la produzione. Abbiamo tanto prodotto in magazzino e pertanto continuiamo la commercializzazione”.
“Ovviamente – prosegue – l’aumento dei costi energetici ci deve indurre a fare valutazioni importanti rispetto al futuro della nostra azienda. Noi per trasformare gli ortaggi abbiamo bisogno di calore e quindi di metano che in poco tempo è passato dai 17 centesimi ad oltre 1,05 euro, 600 volte di più, con i costi di produzione che sono schizzati in aria, tanto da superare i nostri prezzi di vendita dei listini. Per esempio – aggiunge Mercuri – le zucchine disidratate sono passate da 11 euro al chilo a 22 euro.- Impensabile che ci sia un cliente ad acquistare a questi prezzi. Ecco la necessità di fermarci”. E con la sospensione dell’attività di fabbrica, stop anche alla forza lavoro. “In questo momento sono a casa tutti gli stagionali e il 50% dei dipendenti fissi, tutti in cassa integrazione”. Cosa fare adesso? Giorgio Mercuri è anche il presidente nazionale di Alleanza delle Cooperative agroalimentari, ed è in contatto con il Governo centrale. “Stiamo lavorando affinché ci possano essere dei provvedimenti straordinari, altrimenti è la fine”.