“È una emozione. Perché tutto quello che è accaduto ha le sue radici nella Resistenza, nella grande lotta per la libertà che gli italiani hanno sviluppato e che il presidente Mattarella incarna. Oggi ha fatto un discorso magnifico che ho condiviso dalla prima all’ultima parola, senza trascurare nulla. La cosa che mi ha colpito di più è la sua concezione dell’articolo 3 della Costituzione, il principio di uguaglianza e il dovere della Repubblica di rendere effettivo questo principio rimuovendo tutti gli ostacoli. Soprattutto per le donne, per chi ha meno opportunità, attraverso la solidarietà e l’aiuto reciproco. Un Paese non è fatto solo di bellissime parate, solo dei momenti di gioia, delle bandiere. Ma è fatto di quotidianità. L’applauso bellissimo del Parlamento rivolto a tutti i nostri operatori sanitari mi ha colpito profondamente”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano davanti al palazzo di Montecitorio al termine della cerimonia di giuramento in Parlamento del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
“Tutto il discorso – ha aggiunto Emiliano – andrebbe riepilogato e condiviso. È un grande indirizzo che ha dato a tutti noi e a tutti gli italiani, non solo quelli che ricoprono ruoli istituzionali, ma anche a tutti coloro che ogni giorno combattono per rendere migliore la loro vita e di chi gli sta vicino. Viva la Repubblica, viva l’Italia”.
Subito dopo Emiliano si è spostato al Quirinale per partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente della Repubblica insieme agli altri presidenti di Regione. Al termine dell’incontro, rispondendo alle domande dei giornalisti, Emiliano si è soffermato sui tantissimi applausi rivolti a Mattarella in Parlamento: “una standing ovation – ha detto – Si è capito chi ha eletto il presidente della Repubblica: non lo hanno eletto i partiti, non lo hanno eletto i segretari, lo hanno eletto i rappresentanti del popolo, molti erano giovanissimi, uomini e donne, entrati in parlamento forse un po’ spaesati, un po’ impressionati dal gigantismo delle istituzioni. Costoro hanno pensato che l’unica persona a cui consegnare le chiavi dell’unità nazionale fosse il presidente Mattarella.
Per lui è un grande onore e un’enorme responsabilità. Tutto questo – ha concluso Emiliano – farà di Mattarella un presidente legittimato, che mi auguro possa sostenere anche l’attività del Governo Draghi, il quale ha offerto il suo contributo all’elezione di Mattarella, mostrando grande stima e gradimento. E questo può essere un buon viatico per il presidente Draghi nei prossimi anni”.