In questi mesi di commissariamento al Comune di Foggia, sciolto per infiltrazioni mafiose, la triade commissariale guidata da Marilisa Magno ha effettuato un lavoro di riorganizzazione degli uffici, con il reclutamento di nuovo personale e nuovi dirigenti, e di forte razionalizzazione della spesa improduttiva, con particolare attenzione al controllo dell’iter delle gare e degli affidamenti dei vari servizi erogati.
Focus di tale trasparenza oltre al welfare sono stati i diversi ambiti pubblici. Dai tributi alla manutenzione di strade ed edifici comunali e il servizio di sosta tariffata fino alla graduatoria per l’assegnazione di case popolari.
Dopo anni di attesa e di ambiguità, rappresentate nella relazione prefettizia di scioglimento con i nomi e cognomi dei parenti dei boss alloggiati in appartamenti Erp, con la commissione straordinaria è stata pubblicata la graduatoria ufficiale, che nei prossimi mesi sarà nuovamente riaggiornata con l’apertura di un nuovo bando indetto nei giorni scorsi e valido per la presentazione delle domande fino al 28 gennaio del 2022.
Tra i tanti requisiti necessari sono ammissibili le domande di chi non è titolare di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare e di chi non ha già ottenuto l’assegnazione immediata o futura di alloggio realizzato con contributi pubblici, o l’attribuzione di precedenti finanziamenti agevolati in qualunque forma concessi dallo Stato o da enti pubblici, sempre ché l’alloggio non sia inutilizzabile.
Intanto è stato assegnata anche la gara della manutenzione dei beni comunali, un appalto gestito dal colosso consortile Cns, che nel corso degli anni dell’amministrazione Landella ha permesso alla politica, con determinazioni urgenti, di trasformare diversi immobili, al Candelaro, al Cep e nelle vecchie case dei custodi, in unità abitative per l’emergenza case.
L’appalto con un importo complessivo di 3 milioni e 75mila euro è stato vinto dall’azienda barese Smacos con un ribasso unico percentuale del 6,50 % che ha portato il costo a 2,8 milioni di euro per la durata di 5 anni. All’azienda di Michele D’Alba, le Tre Fiammelle, che prima si occupava degli immobili è andata invece la gara della manutenzione delle strade, vinta con una Ati mandataria e del valore di 1,8 milioni di euro per la durata di 5 anni.
La commissione prefettizia ha anche messo al sicuro dalle procedure di esecuzione e di espropriazione forzata le somme comunali per i servizi essenziali. A differenza del passato, quando si vincolavano solo le spese per il personale e per il Palazzo, Magno ha deciso di salvaguardare un po’ tutti i servizi principali e i costi dell’Ente, compresa una somma per i debiti fuori bilancio per un totale nel primo semestre del 2022 di oltre 38 milioni di euro.
Il servizio istruzione pubblica e secondaria vale per il primo trimestre 977mila euro, mentre per la viabilità, vero buco nero della città, e i trasporti sono stati vincolati 2,5 milioni. Preoccupa invece la situazione delle ex partecipate, Ataf e Am Service. Quest’ultima società, che gestisce i servizi informatici ed energetici, con i suoi 52 dipendenti, potrebbe chiudere l’esercizio in perdita, per la terza volta consecutiva, rendendo necessario l’ingresso di finanziatore privato, che potrebbe creare delle fibrillazioni nel personale. I sindacati attesi in Comune per un colloquio con i commissari, saranno convocati soltanto nel gennaio 2022.