Un punto di riferimento per ascoltare le famiglie e risolvere insieme i problemi della quotidianità. É questo l’obiettivo del nuovo Centro servizi per la famiglia “Giovanni Paolo II”, inaugurato nella serata di ieri a Cerignola. Questo nuovo servizio nasce con l’idea di offrire una consulenza gratuita alle famiglie, ai minori, alle insegnanti ma anche agli operatori del servizio sociale, mediante un approccio multidisciplinare e integrato, orientato alla ricerca del benessere della persona. Il centro per la famiglia ha preso forma grazie all’unione di intenti di due cooperative che già operano nel settore, la Socialservice e Un sorriso per tutti.
All’interno delle strutture di via Latina a Cerignola e via Andrea Costa ad Orta Nova si terranno le attività previste dal progetto. Nello specifico sono previste attività di sportello per accogliere i bisogni e le richieste delle famiglie, un orientamento pratico per coloro che hanno intenzione di accedere e fruire dei servizi sociali territoriali e un accompagnamento e supporto alla genitorialità. Nelle sedi individuate sono stati adibiti degli spazi distensivi e accoglienti all’interno dei quali ci sarà anche attività di animazione e incontro con i giovani, per ascoltare le loro problematiche e tentare di risolvere con il supporto di figure professionali.
All’inaugurazione era presente la vicesindaca di Cerignola e assessora al welfare, Maria Dibisceglia, che ha parlato degli obiettivi che l’amministrazione appena insediata vuole realizzare in questo ambito strategico. “Questo progetto è un punto di partenza per quell’idea che l’amministrazione intende porre in essere rispetto all’integrazione dei più deboli, con un occhio di riguardo per le famiglie del nostro territorio. L’obiettivo è quello di pervenire ad una diminuzione del disagio sociale che in questi due anni ha caratterizzato la nostra città, per il periodo Covid che abbiamo vissuto ma anche per il commissariamento. Non bisogna vedere i servizi sociali come un bacino elettorale, ma come un aiuto concreto verso i più deboli”.