Non molla la presa sul concorso a Palazzo Dogana l’ex consigliere comunale di Foggia, Giuseppe Mainiero. Anzi, alza la posta proponendo l’annullamento delle procedure in autotutela e rispondendo al presidente Nicola Gatta con termini sferzanti: “La nota della Provincia mira a ‘silenziare’ chi osa dire pubblicamente quello che in privato tutti in questi giorni stanno dicendo sui concorsi alla Provincia di Foggia. Quando da consigliere comunale di Foggia denunciavo opacità e stranezza, Landella faceva lo stesso. Ho ricevuto tante di quelle querele a cui sono seguiti anche decreti di condanna cancellati dal Giudizio ordinario.
Tentativi di intimidire chi denuncia attraverso ‘proclami’ tesi a difendere l’onorabilità dell’ente. Caro Nicola Gatta rispondo a te quello che rispondevo al tuo amico ed (ex) collega di partito Landella: avanti la prossima (querela). Sono abituato a queste ‘comunicazioni’ istituzionali, ahimè purtroppo io sostengo personalmente le spese legali, mentre gli enti lo fanno con i soldi dei contribuenti. Certo negli anni non sono diventato un latifondista, non ho impianti eolici, ma posso permettermi, con il mio lavoro, di sostenere la spesa. Quindi, caro Gatta, lo ripeto anche a te avanti la prossima”.
Poi entra nel merito della questione. “Grazie al prezioso impegno di un amico che ha raccolto la mia provocazione, si è prodotto un ‘atto di revoca in autotutela’ che ogni candidato alle selezioni tenute dalla Provincia di Foggia può fare proprio. I profili di illegittimità che si sono evidenziati sono stati raccolti dalle testimonianze di alcuni candidati. Chiunque voglia, può utilizzarlo sottoscriverlo e protocollarlo alla Provincia di Foggia. Sarebbe utile inviarlo a mezzo pec alle Prefettura di Foggia-ufficio enti locali, Al Ministero degli Interni e al ministro della Funzione Pubblica. Il cambiamento necessita dell’impegno di tutti ed è un tratto culturale che va costruito. Una Capitanata migliore c’è!”, conclude.