“Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni, riportate anche dai media locali, da parte di molti candidati al concorso di categoria C e D, in merito alle modalità di espletamento delle prove su cui riteniamo che la Provincia debba dare risposte”. È netta la posizione dei portavoce del Movimento Cinque Stelle Mario Furore (foto sopra), Marco Pellegrini, Giorgio Lovecchio, Marialuisa Faro, Carla Giuliano, Gisella Naturale e Rosa Barone che dichiarano: “Dopo le segnalazioni pervenuteci dai candidati, sembra siano diverse le anomalie segnalate, a cominciare dalla modalità della prova d’esame. Se facciamo riferimento al bando, infatti, pubblicato sull’albo pretorio della Provincia, la prova si sarebbe dovuta svolgere con l’ausilio di strumenti informatici e digitali e si sarebbe dovuto procedere, altresì, all’accertamento della conoscenza della lingua inglese e delle tecnologie informatiche più diffuse. I candidati, invece, raccontano che la prova non si è svolta in modalità informatica e, inoltre, sembra che la Commissione Esaminatrice, composta da funzionari della Provincia e presieduta dall’ex magistrato Massimo Lucianetti, abbia comunicato ai partecipanti (la mattina stessa dell’esame!) che solo il positivo espletamento dei quesiti di inglese e informatica avrebbe dato accesso al proseguimento della prova e, quindi, alla correzione delle risposte alle 40 domande di diritto, cosa che non era espressamente prevista dal bando. Tutto questo sembra anomalo e merita, a nostro avviso, chiarezza da parte dei vertici provinciali”.
Proseguono i pentastellati: “Sempre dalla stampa e dai candidati abbiamo appreso che questi ultimi avrebbero intenzione di proporre ricorso all’autorità giudiziaria in merito alla procedura concorsuale e si sarebbero già rivolti ai legali. Per questi motivi – concludono i portavoce del M5S – riteniamo indispensabile che la Provincia, il presidente Nicola Gatta e la Commissione, facciano chiarezza, sia sulle procedure concorsuali, che su eventuali azioni che l’Ente intende porre in essere al fine di tutelare i principi di trasparenza e buon andamento della pubblica amministrazione. Lo dobbiamo alle centinaia di candidati che hanno partecipato al bando, sostenendo anche delle spese, che meritano di ricevere risposte alle loro domande di chiarezza. Noi, da parte nostra e qualora occorra, siamo pronti a sottoporre la questione anche al Ministero vigilante”.
La risposta della Provincia
Ecco la nota inviata dall’ente sulla questione: “La Provincia di Foggia acquisiti i dibattiti delle recenti ore, svoltisi sui profili pubblici dei social-media, e le conseguenti notizie di stampa, seguiti alla pubblicazione, nell’immediatezza del termine delle procedure selettive di concorso, degli esiti provvisori delle stesse; a tutela propria e di tutte le professionalità a vario titolo interessate nella procedura, intende, con il presente comunicato, ribadire la piena legittimità, linearità ed imparzialità del proprio operato amministrativo, essendo ovviamente, questo Ente, pronto a risponderne nelle competenti sedi giurisdizionali amministrative. A dimostrazione di quanto innanzi, si ritiene, per piena contezza della collettività, fornire le seguenti informazioni. La nota società SeleTEK, incaricata di supportare l’Ente per la progettazione dei test in base alle materie stabilite dai Bandi, avuta conoscenza del predetto dibattito sui social-media, ha comunicato, a questo Ente, in proposito, quanto in specifico segue: ‘Tutti i metodi utilizzati dalla scrivente società, nonché agenzia per il lavoro regolarmente iscritta all’albo delle Agenzie Anpal, sono conformi a quanto previsto dalla Legislazione in materia di concorsi pubblici. La correzione degli elaborati, la lettura delle schede anagrafiche e il relativo abbinamento sono state effettuate mediante l’ausilio di strumenti informatici e digitali, alla presenza dei candidati, producendo le graduatorie in brevissimo tempo e comunque al termine di ogni concorso”.
Dall’ente aggiungono: “A mero scopo informativo si precisa che il concorso della Provincia ha riguardato in totale un numero di partecipanti attesi di 1.974 unità, mentre solo negli ultimi mesi la scrivente società ha gestito con le medesime modalità adottate dalla Provincia di Foggia:
– Prova selettiva sanitaservice ASL BA: 7.653 candidati
– Tutte le procedure concorsuali dell’Asl di Foggia
– Tutte le procedure del Comune di San Severo
– Comune di Caltanissetta: 9.000 candidati
– Università degli studi di Palermo (8 procedure)
– Università degli studi dell’Aquila (9 procedure)
– Università degli Studi di Parma
– Università del Salento
– Comune di Pescara
– Acquedotto Pugliese
– Ministero della Salute.
Scontata la impraticabilità economica e logistica, in tempi di Covid, di soluzioni diverse da quella adottata, per l’alto numero di partecipanti e per le 8 sessioni di esame, le esaustive precisazioni della Società sono, per altro, in linea con la migliore dottrina, che, nella materia di cui si tratta, ha chiarito, con riferimento al quesito ‘se l’obbligo di utilizzo di strumenti informatici e digitali’ durante le prove scritte possa ritenersi soddisfatto dall’espletamento di un test a risposta multipla con lettura ottica delle schede di risposta’ che ‘lo svolgimento di un test cartaceo con correzione a lettura ottica possa rientrare in tale ipotesi. La correzione a lettura ottica consente infatti la snellezza, l’obiettività e l’imparzialità nell’attribuzione del punteggio, garantendo comunque la pubblicità, l’identificazione dei partecipanti, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali come previsto dalla legge’ (Personale News, n. 9 del 4 maggio 2021, rivista di aggiornamento e formazione professionale in materia di pubblico impiego – coordinamento editoriale del prof. Gianluca Bertagna). Quanto alla conoscenza degli strumenti informatici e della lingua inglese e alla sua valenza autonoma, sulla piena legittimità della determinazione assunta sul punto da parte di questa Pubblica Amministrazione si rinvia a quanto conformemente statuito dal Consiglio di Stato con la recente sentenza n. 03975/2020. Con riguardo alle prove sostenute, inoltre, ogni candidato ha ricevuto una password per l’accesso agli atti on line, per conoscere punteggi e idoneità/inidoneità riportati. Va da sé, infine, che la Provincia di Foggia, come già innanzi evidenziato, si riserva ogni opportuna iniziativa giudiziaria, a tutela dell’Ente stesso e delle personalità tutte interessate, rispetto a qualsivoglia comportamento posto in essere, idoneo a lederne il prestigio e/o a condizionare il rituale svolgimento delle procedure concorsuali tuttora in corso”.