“Nel rispetto degli elettori che hanno creduto in noi e nell’auspicio che si costituisca in futuro una larga coalizione che rappresenti una vera alternativa al governo cittadino rispetto alle forze già esistenti. Nel rispetto di coloro che in questo momento (tanti!) si sentono confusi, frastornati e anche traditi a fronte di questa escalation comunicativa livida e rabbiosa da parte di Agiamo e con tutta la calma di cui siamo capaci desideriamo chiarire alcuni punti”. Inizia così la nota stampa di “Manfredonia Nuova”, lista civica che alle scorse Comunali sosteneva la candidata sindaca Giulia Fresca, finita al centro di alcune polemiche nei giorni scorsi per la rottura con il suo “padrino” politico, Antonio Tasso, deputato del Maie.
“Ci feriscono e ci addolorano – scrive la presidente pro tempore di Manfredonia Nuova, Iolanda D’Errico – i violenti attacchi scagliati contro la nostra consigliera comunale di prossima nomina, Giulia Fresca, da parte del presidente dell’associazione Agiamo, per i quali si sono utilizzati tutti gli insulti e le accuse lanciate durante la campagna elettorali dai suoi detrattori, senza neanche risparmiarsi di tirare in ballo il nostro presidente onorario, Italo Magno, reo, secondo loro, ‘di aver dato garanzie su questa professionista sulla quale lui vantava una conoscenza diretta e sulla quale ha garantito più volte’. Ci pare alquanto strano che essi non fossero in grado di verificare da soli quale valore avevano accanto, visti i tanti incontri, i colloqui e dibattiti tenuti da Giulia Fresca con la formazione Agiamo e con tutti i cittadini di Manfredonia. Per quanto riguarda l’accusa rivolta a Fresca, di aver sciolto la coalizione, Agiamo non faccia finta di non sapere che, per loro volontà e nell’intento di prendersi tutto lo spazio pubblico, la coalizione non ha mai funzionato, ed è stato da noi subìto solo perché eravamo nel pieno della campagna elettorale.
E si mettano l’animo in pace gli amici di Agiamo, che stanno usando ogni mezzo, lecito ed illecito, con epiteti e ingiurie per delegittimare una donna, Giulia Fresca con il solo obiettivo di costringerla alle dimissioni da consigliere comunale e far entrare in consiglio il loro candidato Massimiliano Ritucci. Per quanto riguarda, poi, i colloqui tenuti, durante il ballottaggio, da Giulia Fresca, con Gaetano Prencipe e Gianni Rotice, avvenuti su loro invito, con un’eleganza politica mai vista prima, era suo dovere civico e politico ascoltare le loro intenzioni nell’interesse della città. E riguardo alla proposta del candidato sindaco, Gaetano Prencipe, a dire il vero piuttosto allettante, l’ingegnera Giulia Fresca ha deciso ugualmente di non accettare, per lavorare ‘con coerenza ed onestà intellettuale come consigliere di opposizione’. E per togliere, agli amici di Agiamo, ogni dubbio e sottese allusioni, riguardanti il nostro presidente onorario, Magno, egli non ha fatto mistero della sua piena convinzione che sarebbe stato interesse della città stabilire le giuste alleanze, sia prima che dopo le elezioni, senza alcuna contropartita o interessi di bottega, trovando in Agiamo un ostacolo invalicabile.
Una delle qualità che contraddistingue Manfredonia Nuova è la coerenza: abbiamo lavorato e continueremo seguendo lo scopo di migliorare la vita dei nostri concittadini e siamo pronti a condividere ogni buona causa. Manfredonia Nuova ha avviato una riflessione interna su come rispondere adeguatamente al cambiamento che i cittadini hanno espresso con il voto. Abbiamo scelto di essere propositivi ed efficienti nell’azione di opposizione insieme alla consigliera comunale di prossima nomina Giulia Fresca, perciò accoglieremo le istanze che ci verranno presentate dai cittadini che si fidano del nostro operato”.
Poi D’Errico conclude: “Speriamo che, da ora in poi, si ponga termine a questo triste spettacolo mediatico, ricolmo di chiacchiere e fake news, per non vederci costretti, come associazione Manfredonia Nuova, a mettere fine a questi violenti attacchi, adendo alle vie legali per salvaguardare l’onorabilità dei propri rappresentanti”.