Con un pubblico manifesto esposto nella centrale Piazza del Popolo di Carpino, il 29 ottobre scorso, la Sezione del Partito Socialista Italiano (che tra l’altro è rappresentata nel Consiglio e nella Giunta Comunale) e l’associazione culturale ad essa collegata ‘La Costituenda’, denunciano l’improvviso e repentino aumento del prezzo del pane. Ecco cosa dichiarano e cosa chiedono i firmatari del manifesto che sollecitano ed invitano anche le altre forze politiche locali a far sentire la loro voce in merito:
“Cittadini, Elettori, il ‘Duo-Polio’ dei panificatori ‘Cagnano Varano-Carpino’, nel giro di 24 ore ha applicato un aumento del 100% al costo di un bene primario per la collettività: il pane! Il gregge dei negozianti di Carpino ha applaudito e si è associato. Il raddoppio del prezzo di un prodotto, dall’oggi al domani, avviene solo in qualche sperduto paese africano, dove non vige il diritto, la legalità, la legge, ma solo la forza! I socialisti denunciano alla pubblica opinione di Carpino, questo vergognoso, ingiustificato ed immotivato atto di forza del ‘cartello’ dei panificatori operanti in Carpino! A San Severo e Apricena, il pane si può comprare al prezzo equo e contenuto al chilo, a Carpino il doppio! I pensionati di Carpino, i giovani in cerca di lavoro, le famiglie non possono essere abbandonati e lasciati alla mercé di panificatori monopolisti. Carpino non è una giungla priva di regole! I socialisti di Carpino chiedono: l’immediata convocazione monotematica del Consiglio Comunale per contrastare il ‘golpe’ economico dei panificatori”.
Chiedono anche di “approntare tutte le azioni e gli interventi necessari per contrastare il ‘cartello’ e l’immediato contatto con i panificatori dei paesi limitrofi (Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo) con messa a disposizione gratuita di locali pubblici per la vendita del pane a prezzo equo”. Infine, “agevolazioni fiscali ai negozianti che si dissociano dal cartello e in prosieguo forme di lotte in autotutela. Facciano sentire le loro voci anche le altre forze politiche”.