L’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Franco Moscone ha incontrato i sei candidati sindaco al Comune di Manfredonia, per ascoltare le rispettive posizioni su alcuni temi cruciali per la ripartenza della città dopo due anni di commissariamento dovuti a presunte infiltrazioni mafiose. Intervistati dal direttore della Pastorale Sociale, Massimiliano Arena, i candidati Fatone, Fresca, Prencipe, Rinaldi, Rotice e Valente, hanno espresso la propria strategia sulle questioni legate a trasparenza e legalità, politiche educative, giovanili e familiari; politiche del lavoro; salute e ambiente.
Ad aprire la discussione è stato il professore Michele Illiceto il quale ha ribadito che la Chiesa di Manfredonia non è affatto schierata in questa competizione elettorale e che è in umile ascolto. La politica deve partire dal basso, ma poi deve volare alto, non deve farsi imprigionare da nessuno. In questa città la politica ha bisogno di un’anima che non può essere che la comunità locale. Manfredonia ha bisogno di un nuovo umanesimo sociale. I troppi circoli virtuosi, il prossimo sindaco dovrà essere bravo a trasformali in circuiti virtuosi”.
L’arcivescovo ha ascoltato attentamente, e si è limitato a concludere il dibattito con poche parole. “Chi verrà eletto, lo senta come una vera vocazione che viene dal popolo il quale pretende una guida seria della città. Ai manfredoniani dico che votare non è solo un diritto, è un dovere, il primo dovere di dignità politica. Dobbiamo smetterla di considerare la politica come qualcosa di sporco. La politica è parte della nostra umanità. A i candidati dico grazie per averci messo la faccia”.