I Monti Dauni pronti alla rivoluzione industriale “evitando errori del passato”. Si riparte dalle Comunità Energetiche

Il GAL Meridaunia ha scelto Rocchetta Sant’Antonio e San Marco la Catola, i due estremi della montagna pugliese per spiegare le grandi opportunità di sviluppo, non solo economico

I Monti Dauni sono pronti alla seconda rivoluzione industriale, quella che riguarda l’energia rinnovabile. Il GAL Meridaunia ha scelto Rocchetta Sant’Antonio e San Marco la Catola, i due estremi della montagna pugliese per spiegare alle comunità locali, amministratori, portatori di interesse, opinion leader e giornalisti, le grandi opportunità di sviluppo, non solo economico, che potrebbero nascere in questo territorio della Capitanata. I Monti Dauni vogliono decidere il proprio futuro in materia di politiche energetiche e lo vogliono fare partendo dal coinvolgimento dei cittadini.

“Partendo dal basso ed evitando gli errori del passato” ha rimarcato il presidente di Meridaunia, Pasquale De Vita, inaugurando la due giorni dedicata alla transizione energetica a Rocchetta Sant’Antonio. Al workshop hanno preso parte anche i docenti delle Università di Bari e Foggia, Giovanni Sanesi e Massimo Monteleone, che hanno spiegato l’importanza della transizione economica nei comuni dei Monti Dauni dove stanno nascendo le prime Comunità Energetiche. “Oggi ci troviamo davanti ad un’altra rivoluzione industriale, quella che può davvero cambiare la storia di questa terra. L’esperienza passata, legata all’eolico, dovrebbe invogliarci ad essere attori protagonisti, nel senso che dobbiamo essere noi a dettare le regole e a partecipare direttamente a tutti gli investimenti”.