La scuola per l’infanzia è cominciata da oltre un mese, ma quei genitori lavoratori che avevano iscritto i loro figli in strutture con le mense, per il tempo pieno, pagano un servizio che ancora non c’è. Il Comune di Foggia e l’Ufficio preposto diretto dalla riconfermata dirigente Silvana Salvemini, per delle carenze sul piano anti covid di cucine e spazi per la somministrazione, sta creando un forte disagio in quelle famiglie che non hanno delle soluzioni “private” per il pranzo dei loro piccoli.
Gli asili comunali convenzionati sono tutti in grande ritardo, compreso il Tommy Onofri, che ospita bambini in una fascia di età compresa tra zero e tre anni ed è munito di cucina interna per la preparazione di colazioni mattutine, di pasti caldi per pranzo e merende pomeridiane. Ad ottobre ormai quasi concluso ancora niente mensa per le bambine e i bambini foggiani e dopo il caos della cooperativa Astra mancano anche le bidelle, motivo per cui i piccoli sono spediti a casa alle 12. Chi c’è c’è. Decise le proteste della Fism Puglia, guidata da Fabio Daniele che addebita tutte le colpe proprio a Salvemini, rea di aver temporeggiato con gli affidamenti.
Il tempo prolungato, attivato su richiesta e frutto di un progetto finanziato inizialmente dalla Regione Puglia poi alimentato con risorse proprie dal Comune di Foggia negli ultimi anni per garantirne la continuità, non è partito. Ma il problema è che non ci sono le condizioni per assicurare gli orari di frequenza ordinari, dalle 7.30 alle 14.30. Nei giorni scorsi il Servizio Educazione e Scuola per l’Infanzia ha impegnato la somma di 22.778 euro per spese afferenti la gestione e la qualificazione in favore dell’asilo nido Comunale “Tommy Onofri” , al quale sono state anche indirizzate le risorse del contributo ministeriale pari a 60mila euro. Nel lontano gennaio del 2021 fu aperta una selezione per l’affidamento della fornitura di derrate alimentari, ortaggi, frutta fresca e materiale vario, in uso e con consegna “a domicilio” presso l’Asilo Nido Comunale per il biennio 2022/2023 pari ad un impegno di spesa di 24mila euro.