È imponente il “disordine amministrativo” rilevato dalla Commissione d’accesso per la verifica di infiltrazioni mafiose sul tema degli alloggi popolari. La criminalità organizzata, con i propri affiliati o direttamente, da anni occupa abusivamente, gestisce e in alcuni casi è stata addirittura assegnataria di case di edilizia economica e popolare. Come si legge nella relazione la discovery, come la chiamano, è avvenuta nell’indagine Decimabis. “Dalle intercettazioni emerge che il controllo dell’organizzazione mafiosa foggiana fosse esteso agli alloggi popolari, una pratica illecita molto diffusa in questo centro abitato, consistente nel concedere residenza dietro pagamento di una somma di denaro ad un soggetto estraneo al nucleo familiare assegnatario di casa popolare. In un momento successivo l’avente diritto lascia l’abitazione al soggetto subentrato, che a quel punto, pur non avendone diritto, rimane nell’alloggio”.
Dagli accertamenti della Commissione emerge che soggetti mafiosi o collegati alle batterie locali occupano alloggi popolari. Alcuni Omissis sono noti a chi conosce bene i meandri delle Politiche Abitative foggiane, sempre condizionate da una bolla di emergenza abitativa, vera o presunta. Occupava una casa popolare in via Martiri di Via Fani Leonarda Francavilla, detta Dina, coniugata con Mario Lanza (tra i vertici della batteria Sinesi-Francavilla), che come ricorda la Commissione è coinvolto in importati operazioni di polizia che hanno riguardato la mafia, come le operazioni Corona e Rodolfo. La stessa Dina fu arrestata in “Rodolfo” per estorsione ed accusata anche di essere stata assunta presso un’azienda agricola senza essersi mai recata sul posto di lavoro. Nel settembre del 2018 in deroga alle graduatorie, dichiarando di avere i requisiti per l’assegnazione, ha chiesto una sanatoria. Istanza prontamente accolta dal Comune di Foggia, pertanto oggi Dina Francavilla è una assegnataria. Ma è intervenuta l’Arca Capitanata dimostrando come l’occupante fosse morosa e non avesse mai adempiuto alla regolarizzazione contabile, ragion per cui il Comune ha avviato una procedura di decadenza della sanatoria stessa.
Pasquale Nardella sposato con Erika Moretti, figlia del boss Pasquale detto “Il porchetto” e nipote del Mammasantissima della Società Foggiana, Rocco Moretti alias “Il porco”, occupa abusivamente un alloggio in via Piergiorgio Frassati. Ha chiesto la sanatoria, accolta, nel 2019. Anche Francesca Portante della famiglia criminale dei Portante, figlia di uno di loro, occuperebbe abusivamente un alloggio. È una assegnataria, anch’ella in sanatoria, nel 2020, Sara Dei, cognata del boss Roberto Sinesi (si chiama Dei la moglie di Sinesi), capo della batteria Sinesi-Francavilla, conosciuto negli ambienti criminali come “Lo zio”, rinchiuso a Rebibbia in regime di 41 bis, esattamente come il rivale Rocco Moretti, anche quest’ultimo al carcere duro ma a L’Aquila. Occupante senza titolo per molti anni di 95 metri quadrati più un’autorimessa di 20 metri quadrati in via Ugo La Malfa, Dei è stata regolarizzata dal Comune nel 2020. (In alto, da sinistra, Pasquale Moretti, Roberto Sinesi, Mario Lanza e Dina Francavilla)