Secondo gli ultimi dati italiani riportati dall’Istituto Superiore di Sanità (relativi all’indagine rapida del 22 giugno) la variante Alfa è diffusa al 57,8%, la Delta al 22,7% e la Gamma all’11,8%.
In questo quadro quanto sono efficaci i vaccini sul nostro territorio?
Il nuovo bollettino di sorveglianza ISS fornisce una tabella precisa su vari aspetti che riguardano l’efficacia dei vaccini usati (Pfizer, AstraZeneca, Moderna e Johnson & Johnson) nel periodo che riguarda i casi diagnosticati tra 4 aprile e l’11 luglio.
L’efficacia dei vaccini è misurata in confronto ai casi diagnosticati tra i non vaccinati e divisa in questo modo:
– efficacia verso i casi di infezione:
dopo 1 sola dose del 71,33%
dopo 2 dosi del 88,52%
–verso le ospedalizzazioni:
dopo 1 sola dose dell’80,83%
dopo 2 dosi del 94,57%
–verso i ricoveri in terapia intensiva:
dopo 1 sola dose dell’88,08%
dopo 2 dosi del 97,3%
–verso i decessi:
dopo 1 dose del 79,01%
dopo 2 dosi del 95,8%
Si conferma la protezione maggiore dei completamente vaccinati soprattutto da forme severe di malattia e la minore efficacia vaccinale nel caso di 1 sola dose e nei confronti del semplice contagio, dato che i vaccini sono studiati per proteggere dalle gravi conseguenze del Covid.
I non vaccinati sono l’81% degli ingressi in terapia intensiva
Il report ricorda che la maggior parte dei casi segnalati in Italia sono stati identificati (negli ultimi 14 giorni) in soggetti non completamente vaccinati. Nello specifico, nella fascia d’età 80+ anni, negli ultimi 30 giorni, il 36% delle diagnosi di SARS-CoV-2, il 50% delle ospedalizzazioni, l’81% dei ricoveri in terapia intensiva e il 66% dei decessi sono avvenuti in persone che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino e che sono attualmente il 9,5% della popolazione in questa fascia d’età. Si evidenzia che tra i casi ospedalizzati questi sono molto più frequentemente a carico della popolazione non vaccinata.
Efficacia UK e Israele
Per fare un confronto con dati aggiornati dal mondo reale, i vaccini utilizzati in UK (AstraZeneca e Pfizer) verso le ospedalizzazioni hanno un’efficacia dopo la prima dose dell’80% contro Delta e 78% contro Alfa e dopo due dosi del 96% contro Delta e del 93% contro Alfa. In Israele, dove il 57% dei cittadini ha completato il ciclo vaccinale, il ministero della Salute riferisce che l’efficacia di Pfizer per la protezione contro la variante Delta scende al 64% dal 94% contro altri ceppi. Rispetto alla malattia grave, il tasso di efficacia è in calo solo del 5%: a maggio, il tasso di efficacia del vaccino nella prevenzione dei ricoveri era del 98,2%, mentre a giugno con la Delta del 93%. (fonte corriere.it)