4 consiglieri di maggioranza hanno abbandonato la coalizione, senza dare motivazioni politiche. “Non andavano d’accordo con qualcuno, non andavano d’accordo con me”. Comincia così la diretta social del sindaco dimissionario di Lucera Giuseppe Pitta.
Irragionevole, immotivata ed irresponsabile. Questi gli aggettivi che l’avvocato usa per definire la crisi politica nella città sveva.
“Non sono stato eletto per amministrare una allegra comitiva, per andare a mangiare la pizza, ma per amministrare la cosa pubblica, per sbloccare i cantieri per risolvere i problemi dei cittadini”.
“La prima cosa che si fa quando sei consiglieri abbandonano la città e un programma sottoscritto appena sette mesi prima è mettere mano alle poltrone, io non ho tolto assessori, non l’ho fatto perché ritengo che quegli assessori dovessero continuare a lavorare per la città”.
Per Pitta le motivazioni dei 4 in ordine ai “disaccordi” sono risibili: “Le ambizioni personali di qualcuno non possono mettere in crisi un’intera città. In questa settimana abbiamo approvato molti progetti, quasi 4 milioni di progetti da proporre per la riqualificazione urbana, abbiamo approvato il piano triennale delle opere pubbliche, abbiamo ricostituito l’ufficio di piano che mancava da oltre un anno e servirà a dare risposte ai cittadini meno fortunati, ho inviato il bilancio al Ministero. Dopodiché ho preso atto che non ho una maggioranza in Consiglio comunale e mi sono dimesso”.
Pitta rivendica le sue azioni. “Quando mi sono insediato ho trovato in bilancio bocciato, una situazione di dissesto e la pandemia, ma quella vera, non quella da 30 contagiati. Ne abbiamo avuti 750 contemporaneamente. La pandemia stringeva, mi arrivavano le telefonate in piena notte dai cittadini senza bombole d’ossigeno, che aspettavano da due giorni davanti al pronto soccorso di Foggia. Mai nessun sindaco a Lucera ha dovuto affrontare questi problemi”.
Nella diretta Pitta tra le righe fa capire di attendere un messaggio dai 4 tutoliani: la crisi è stata affrettata.
“Non si baratta il patto con la città per qualche problema personale”, ha concluso.