“Una giornata dedicata a san Camillo, patrono degli infermi e a chi ha dato la vita seguendo i malati”. Così ai nostri microfoni padre Alfredo Tortorella della parrocchia di Santa Maria della Libera a Macchia, frazione di Monte Sant’Angelo. Svelata la statua raffigurante san Camillo che porta in braccio un malato Covid, quest’ultimo rappresentato con una mascherina tra le mani. “Inauguriamo questa statua per valorizzare le periferie – come ci indica papa Francesco -, ma anche tutto il territorio garganico per promuovere la cultura della cura“.
“L’iniziativa vuole innanzitutto ricordare le vittime del Covid – dichiara il sindaco di Monte, Pierpaolo D’Arienzo – e tutti i malati che hanno attraversato questo periodo così difficile. Per quanto riguarda Macchia, abbiamo subito accolto l’invito dei padri camilliani che hanno deciso di posizionare qui la statua simbolo di presidio di questa meravigliosa frazione, in una piana così piena di speranza. Macchia è un territorio di contatto e di unione, qui passa tutto il Gargano del Sud per raggiungere le città principali, da Manfredonia al capoluogo. Come tutte le realtà anche Macchia ha delle problematiche che saranno risolte. Questo è un luogo comune, ingiusto dire che sia poco sicuro. I cittadini stanno tornando a Macchia per viverci”.