Si calcola che ogni anno più di 100.000 uccelli, tartarughe e altri mammiferi marini muoiano dopo aver ingerito plastica o essere rimasti impigliati in essa, e in un solo mese i volontari di Marevivo hanno raccolto sulle spiagge e coste italiane oltre 7 tonnellate di rifiuti di tutti i tipi, dai mozziconi di sigaretta ai cottonfioc, fino a bottiglie e attrezzature da pesca. Sono numeri che danno l’idea del grande impatto antropico sulle spiagge, luoghi cui siamo abituati a pensare solo d’estate ma che in realtà rappresentano un ambiente unico in natura, dove la terra incontra il mare, un mondo ricco di biodiversità e casa di migliaia di esseri viventi animali e vegetali. Ecco l’iniziativa “Adotta una spiaggia e partecipa al cambiamento”, la campagna di sensibilizzazione organizzata da Mare Vivo in programma sabato 22 maggio in diverse località costiere. Sul Gargano l’appuntamento è a Peschici, e il tratto di spiaggia interessato è la “Baia Jalillo” dove in tanti si daranno appuntamento per ripulire la caratteristica insenatura. Ci saranno tanti volontari, ad iniziare dai soci della Lega Navale Italiana di Peschici e della Delegazione pugliese Mare Vivo. Nella stagione estiva è una spiaggia molto frequentata e con ogni tipo di servizio per i turisti, ma sempre nel rispetto delle regole, essendo una delle spiagge italiane che ha meritato la Bandiera Blu della FEEE.
“Jalillo – commentano Matteo Iacovelli e Sergio Afferrante, rispettivamente presidente di Mare Vivo Puglia e della Lega Navale di Peschici – è un piccolo gioiello nascosto da un grosso masso roccioso ed è costituita da sabbia fine mista a ghiaia. È di facile accesso attraverso una passerella che la collega alla spiaggia della vicina Marina di Peschici. Perché adottarla? Questo tratto di costa si trova in prossimità dei laghi di Varano e Lesina, dove insistono stabilimenti per la mitilicoltura, purtroppo non attenti alla dispersione delle retine (calzette) utilizzate negli allevamenti stessi che, pertanto, si riversano sulle coste adiacenti, creando problemi di inquinamento marino e costiero. Purtroppo in inverno la spiaggia di Peschici viene invasa da queste calzette che rappresentano una grave minaccia per la fauna marina e non solo, visto che, nel tempo, si frammentano in microplastiche che entrano nella catena alimentare per arrivare fino all’uomo. Tra i rifiuti che invadono la spiaggia si possono trovare anche le cassette di polistirolo”.
E aggiungono: “Salviamo questo paradiso dall’invasione di calzette per la coltivazione delle cozze. Noi chiediamo semplicemente la pulizia manuale e periodica dai rifiuti e loro conferimento in discarica; posizionamento di cestini per la raccolta dei rifiuti; installazione di pannelli informativi; osservazione e rilievo di particolari emergenze come la presenza di rifiuti portati dal mare o lasciati dai turisti; acquisto di attrezzature o piccole imbarcazioni a remi per recuperare i rifiuti anche dal mare: queste le principali azioni che potremo mettere in campo grazie al sostegno di tutti, ad iniziare dal Comune di Peschici e dal Parco Nazionale del Gargano”.