Boom di consulenze nell’ambulatorio di Allergologia del Policlinico Riuniti di Foggia dopo l’avvio della campagna vaccinale anti Covid di massa. Da circa un mese, la palazzina del poliambulatorio del Policlinico è stata presa d’assalto. Si è passati da una media di 30 attività “ordinarie”, ad oltre 130 dopo la chiusura del primo step di somministrazioni agli operatori sanitari. Sullo sfondo, il ‘rumore bianco’ della contesa no vax – che continuano ad avere un numero nutrito di proseliti – e il convincimento velleitario di alcuni di passare dalla consulenza allergologica per poter accedere alle dosi di Pfizer e Moderna, evitando il chiacchierato AstraZeneca. Ma non è così, perché a contare devono essere sempre le liste di riferimento decise a livello centrale.
“Solo ieri mattina sono arrivate 75 persone, poi altre nel pomeriggio – racconta a l’Immediato la professoressa Maria Filomena Caiaffa, responsabile di Allergologia e Immunologia clinica universitaria del Riuniti -. È così da circa un mese, ovvero da quando è partita la campagna di vaccinazione di massa. Ne abbiamo mediamente un centinaio al giorno, siamo spesso inutilmente oberati. I cittadini vengono indirizzati qui prevalentemente dal Centro Igiene, dai medici di medicina generale e dai vari hub vaccinali del territorio. Invece sono pochi quelli che si recano qui spontaneamente prima della somministrazione della dose”, precisa.
L’esame consiste in una valutazione anamnestica che sfocia in un risultato binario: certificato con l’ok senza nessuna prescrizione o richiesta di una breve osservazione durante le fasi di inoculazione. “Molto spesso, direi nel 70-80 per cento dei casi, si tratta di consulenze inappropriate – confida Caiaffa -. Soltanto il 20 per cento avrebbe bisogno di un passaggio propedeutico di questo genere. Purtroppo negli ultimi tempi si è consolidato un meccanismo di paura verso farmaci e vaccini che attiva procedure inutili. Non è detto poi che se in passato si è manifestato un evento allergico ad un farmaco questo possa certamente replicarsi con il vaccino. In ogni caso, va fatta sempre una valutazione dei rischi e dei benefici derivanti. L’allergia negli ultimi tempi scatena ansia, per questo siamo stati presi d’assalto nelle ultime settimane”, conclude.
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