Con una nota scritta direttamente a Roma sotto la supervisione della leader Giorgia Meloni, i Fratelli d’Italia per conto del commissario Bignami rinviano al mittente ogni tentativo di adescamento e trattativa del sindaco di Foggia Franco Landella. Anzi rilanciano, con un chiaro messaggio agli uomini e alle donne della compagine meloniana. Chi non si adegua è fuori dal partito. “Fratelli d’Italia conferma di aver comunicato al sindaco già nella giornata di venerdì l’indisponibilità ad esprimere qualsiasi indicazione sui componenti della Giunta nominata a seguito dell’azzeramento richiesto dal Movimento. Il commissario provinciale, nel corso della riunione tenutasi con gli assessori uscenti e i consiglieri comunali di FdI, ha altresì comunicato che qualora nella prossima Giunta dovessero esservi nominativi in qualsiasi modo riconducibili a Fratelli d’Italia, verranno adottati dal Movimento tutti i provvedimenti ritenuti necessari e che eventuali iscritti a FdI coinvolti nella formazione della prossima Giunta non potranno più fare parte del Movimento”.
È quanto si legge nella nota diramata dai Fratelli d’Italia. Il partito non intende far parte di nuovi esecutivi. Nella riunione di venerdì il primo cittadino alle corde aveva offerto ai meloniani delle caselle importanti ormai libere, ma Bignami e i vertici regionali hanno deciso che i Fratelli d’Italia sono indisponibili alle poltrone. “Non è questione di nomi o di incarichi, l’azzeramento deve essere totale”, è il mood. I mesi che restano forse all’amministrazione saranno gestiti solo in Consiglio. I Fratelli d’Italia voteranno solo quei provvedimenti che riterranno utili e trasparenti per la città. Il primo scoglio ad esempio è il debito fuori bilancio della Unieco, che potrebbe essere non votato per tutelare proprio i consiglieri stessi.
Nel prossimo consiglio c’è all’ordine del giorno il regolamento sulla videosorveglianza, che senza dubbio dopo le polemiche e la questione Iadarola-Delli Carri sarà votato senza se e senza ma. Nel partito insomma, dopo la visita al prefetto dell’onorevole Bignami, che è anche responsabile Legalità nazionale, c’è la volontà di fare piazza pulita con i comportamenti che potrebbero indurre lo Stato a credere i meloniani complici di infiltrazioni mafiose. Anche Matteo De Martino, assessore all’Ambiente, è avvisato. Entro domani è chiamato a rassegnare le sue dimissioni, pena l’espulsione dal partito.