Lungo comunicato stampa del Pd Foggia contro l’amministrazione Landella. Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno chiesto l’azzeramento dell’esecutivo, ma da Palazzo di Città tutto tace, pur con la Commissione d’accesso per la verifica delle infiltrazioni mafiose negli uffici. C’è chi nelle opposizioni rimarca l’assenza dei numeri della maggioranza sulle questioni vere.
Ecco quanto scrivono i consiglieri e la segreteria cittadina di Davide Emanuele.
Giovedì torna a riunirsi il Consiglio comunale, esattamente sei mesi dopo l’ultima assemblea conclusasi con l’esaurimento dell’ordine del giorno e non per mancanza del numero legale. Sei mesi dopo l’ultima riunione che ha prodotto atti amministrativi.
Da allora ad oggi abbiamo assistito esclusivamente a conflitti politici, inchieste della magistratura, dimissioni e, da ultimo, la nomina della Commissione prefettizia chiamata a verificare o meno l’esistenza di infiltrazioni mafiose.
Il governo della città? Non interessa a nessuno. La soluzione dei problemi dei foggiani? Non interessa a nessuno.
La priorità è allestire una nuova Giunta per gestire gli ultimi scampoli della peggiore consiliatura degli ultimi 30 anni.
E anche su questo il centrodestra e il suo leader Landella non riescono a trovare un minimo di sintonia.
Prima il segretario provinciale di Forza Italia, Raffaele Di Mauro, ha chiesto ‘la Giunta dei migliori’ – forse per cacciare i peggiori? – pena l’uscita del suo partito dalla maggioranza.
Poi la Lega ha chiesto continuità amministrativa, provocando le dimissioni da capogruppo di Salvatore De Martino.
Infine, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Luigi Fusco, ha chiesto l’azzeramento della Giunta in cambio del sostegno dei meloniani a Landella.
Dichiarazioni, minacce, dimissioni e nulla è cambiato. Nulla.
Il sindaco Landella continua ad operare senza due assessori, uno dei quali era il vice sindaco. Le società Ataf SpA e AM Service sono da mesi senza guida. I gruppi in Consiglio comunale si fanno e si disfano a seconda delle convenienze e delle ambizioni.
Palazzo di Città, insomma, è diventato una masseria senza curatolo.
E poco importa che all’esterno si sia nel pieno della tragica pandemia da Covid-19 e della crisi sociale ed economica più grave del nuovo millennio.
Giovedì prossimo torna a riunirsi il Consiglio comunale, come se nulla fosse accaduto e l’indecoroso spettacolo allestito da Landella e soci possa continuare.