Lettera di denuncia del genitore di una bimba iscritta all’ultimo anno di una scuola dell’infanzia comunale di Foggia. “Volevo segnalare alla redazione che gli asili comunali di Foggia hanno interrotto il servizio con più di due settimane di anticipo rispetto alla zona rossa – si legge nella missiva -, che ha visto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado a partire dal 14 marzo 2021. Il disservizio è cominciato già dal 22 e 23 febbraio, con una comunicazione affidata al passaparola da insegnanti a genitori, a mezzo WhatsApp, attraverso i quali i genitori sono stati avvisati, senza alcun preavviso, che non avrebbero potuto portare i bambini a scuola l’indomani. Il mercoledì 24 febbraio ha riaperto per l’ultimo giorno. Il 25 ci è stato chiesto di inviare una motivata richiesta scritta a mezzo mail alla segreteria di tutte le scuole comunali, in cui i genitori chiedevano la didattica in presenza per ‘ragioni non diversamente affrontabili’, citando l’ordinanza del presidente della Regione Puglia, Emiliano. A questa richiesta – prosegue il genitore nella segnalazione -, non è seguita alcuna comunicazione, né ufficiale, né informale, solo la negazione di un diritto garantito alle altre scuole dell’infanzia statali di Foggia e negato ai bimbi delle scuole comunali”.
E conclude: “Abbiamo saputo dalle insegnanti che il personale ausiliario della scuola era stato mandato a casa, per cui le scuole, sprovviste dell’indispensabile ausilio dei collaboratori scolastici, non avrebbero potuto riaprire. La preoccupazione è che questa situazione si prolunghi anche dopo Pasqua, quando si auspica una riapertura delle scuole di ordine inferiore”.