“C’è un pericolo crescente, il pericolo della normalizzazione delle mafie e della corruzione”. Lo ha detto don Luigi Ciotti nella XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
“Chi parla oggi della droga, chi parla di riciclaggio, chi parla di ecomafia. Sulla droga è stato steso un ipocrito velo di silenzio – fa notare Ciotti -. Dobbiamo guardare alla sorgente di queste catastrofi avere il coraggio di ammettere il fallimento. La lotta a mafie e corruzione non è una questione da delegare solo agli addetti ai lavori cui va la nostra riconoscenza, forze dell’ordine, magistrati, prefetture”.
Come ogni anno, da ventisei edizioni, nella Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, Libera muove la sua carovana civile in tutto il paese. Ieri a Foggia la lettura dei nomi delle vittime presso la comunità Emmaus. Oggi, invece, una celebrazione in loro memoria si terrà al Villaggio don Bosco.
Il 21 marzo 2018 fu proprio Foggia ad ospitare la giornata nazionale: circa 30mila persone sfilarono in piazza contro il malaffare. Tre anni dopo, il Comune si ritrova al centro di una serie di scandali che potrebbero portare allo scioglimento per mafia dell’ente. Lo scorso 9 marzo, infatti, si è insediata la Commissione d’accesso agli atti per verificare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nella macchina amministrativa.
Il sindaco Franco Landella sui social: “Il 21 marzo di tre anni fa un’incessante pioggia non riuscì a fermare 30mila persone che sfilarono per Foggia in occasione della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata in collaborazione con l’associazione Libera. Oggi come allora onoriamo chi ha perso la vita per non essersi piegato alle logiche mafiose e per aver reagito ai soprusi e alle violenze delle organizzazioni malavitose. Noi siamo e saremo sempre in prima fila nella lotta contro tutte le mafie onorando il nome e il ricordo delle sue vittime”. Infine, la citazione del sindaco: “‘La mafia è una montagna di merda’ (Peppino Impastato)”.