Tra polemiche, allarmi e scambi di accuse seguite allo stop del vaccino antiCovid AstraZeneca deciso il 15 marzo dall’Agenzia del farmaco, si inserisce la proposta del consigliere regionale pugliese Antonio Tutolo della lista Con Emiliano. “Se riprende la somministrazione – dice – sarà indispensabile l’esempio dei membri delle Istituzioni”.
Tutolo spiega la sua proposta: “Se il Governo, sulla scorta del parere dell’Agenzia europea del farmaco, disporrà per la ripresa della somministrazione, l’unico modo per ridare fiducia in quel vaccino è che le istituzioni diano l‘esempio concreto e si vaccinino pubblicamente. Sarebbe da pazzi, altrimenti, pensare di tranquillizzare la gente solo con le parole, pretendendo che i cittadini se lo facciano somministrare tranquillamente dopo aver appreso, in questi giorni, comunicazioni e provvedimenti contrastanti”.
L’Aifa, come è stato puntualizzato dal governo e dagli esperti, ha deciso di estendere in via precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema – l’Agenzia europea del farmaco – il divieto di utilizzo del vaccino AstraZenceca Covid-19 su tutto il territorio nazionale, in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paesi europei.
Quindi, prosegue Tutolo, “Nel caso in cui si dovesse propendere per la riammissione di AstraZeneca in Italia, tutti devono dare l’esempio: dal presidente del Consiglio ai ministri; dai viceministri ai sottosegretari; dai presidenti di Regione, agli assessori regionali fino ai consiglieri regionali; dai sindaci, agli assessori e ai consiglieri comunali. Tutti i membri delle istituzioni dovranno vaccinarsi pubblicamente con AstraZeneca, nei casi in cui non sussistano motivi clinici ostativi, ovviamente. Diversamente, i cittadini avranno ben ragione di rifiutarsi e, aggiungerei, di domandarsi se siano veramente rappresentanti degnamente e da gente responsabile”.
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