“L’efferatezza degli ultimi eventi delittuosi nella città di Foggia ha riproposto la pesante inadeguatezza dei sistemi di controllo, carenza più volte reclamata dalle stesse autorità preposte alla vigilanza del territorio”. È quanto riporta l’Ance, associazione degli edili foggiani. “Continuiamo a pensare che molto è stato fatto, ma tanto resta ancora da fare nel territorio per garantire il bene primario della sicurezza alle sue collettività, soprattutto a Foggia, oggi scenario raccapricciante di fenomeni criminali che non sembrano trovare battute d’arresto”, così Ivano Chierici, presidente dell’Ance, all’indomani dei fatti di cronaca che hanno portato gli inquirenti all’arresto dei presunti responsabili del brutale assassinio di Francesco Traiano.
“Non possono non far riflettere le parole del procuratore Ludovico Vaccaro che ha messo in chiara luce un tema serio, riproponendo ancora una volta la necessità di installare senza indugio sistemi di sicurezza più adeguati per un monitoraggio sempre più capillare della città capoluogo, che presenta aree con elevate criticità”, sostiene Chierici, che interviene anche quale componente dell’Osservatorio per l’Emersione dei Fenomeni di Criminalità Economica di Confindustria. “L’Ance si dichiara disponibile ad entrare nella dinamica di servizio per il bene della città, facendosi carico delle fasi progettuali e di implementazione degli impianti necessari perché il problema della sicurezza a Foggia – conclude Chierici – rimane fondamentale per il ripristino delle condizioni di vivibilità proprie di un società civile, nonostante l’encomiabile impegno profuso dalle forze dell’ordine, chiamate a fronteggiare situazioni ad altissimo rischio con mezzi e risorse non sempre adeguati”.