Che succede a Cerignola? Sette mesi fa l’omicidio di Cataldo Cirulli, ucciso il 31 luglio, ancora senza movente e responsabili; venerdì scorso il tentato omicidio del 31enne Gaetano Russo. A giugno 2020, invece, scampò alla morte Maurizio Riccardi, sfuggito ad un agguato nel rione San Samuele.
Stesso destino per Cirulli e Russo, entrambi raggiunti da colpi d’arma da fuoco in via Urbe, nel quartiere Torricelli. Russo è ora al Policlinico Riuniti di Foggia, ricoverato in prognosi riservata per una grave ferita all’addome. Il giovane – che era in libertà vigilata – stava rientrando a casa a piedi quando qualcuno gli ha teso un agguato di sangue, colpendolo con una pistolettata, forse di un revolver. Sul caso indagano i carabinieri.
Russo non è un nome nuovo agli investigatori. Nel 2014 finì nei guai per un furto di olive mentre nel 2017 si scagliò contro i militari dell’Arma durante un normale controllo alla circolazione stradale; finì agli arresti per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e sottoposto ai domiciliari.
Dopo anni di “pax criminale”, la realtà cerignolana sembra tornata in fermento, a circa 30 anni dalla guerra di mafia raccontata dalla storica operazione “Cartagine” degli anni ’90. È in atto un nuovo conflitto all’interno della criminalità locale? (Nel riquadro in alto, Russo e Cirulli)