Caciotte di formaggio in cambio di olio extravergine di oliva, ceci o fagioli per una buona bottiglia di vino rosso, cassette di mele in cambio di un caciocavallo, ma anche aglio e cipolla scambiate con patate. Tutto rigorosamente made in Monti Dauni. A Monteleone di Puglia, il comune più alto della nostra regione insieme a Faeto, esiste ancora la forma del baratto del contadino. A mantenere in vita questa antica ma nello stesso tempo innovativa pratica sono Enzo e Fabiola, marito e moglie con la passione della campagna. Grazie a loro e al progetto “Radici” Sapori, natura e Tradizioni il baratto torna di grande attualità e proprio dalla campagna riprende vita il primo metodo di commercializzazione conosciuto dall’uomo. Lo scambio di merci senza moneta è una idea che piace alla gente e, che in un momento di contrazione dei consumi come quello che si sta vivendo, si rivela un ottimo modo per entrare in possesso di prodotti di qualità dell’agroalimentare a chilometro zero.
Caciotte di formaggio in cambio di olio extravergine di oliva, ceci o fagioli per una buona bottiglia di vino rosso, cassette di mele in cambio di un caciocavallo, ma anche aglio e cipolla scambiate con patate. Tutto rigorosamente made in Monti Dauni. A Monteleone di Puglia, il comune più alto della nostra regione insieme a Faeto, esiste ancora la forma del baratto del contadino. A mantenere in vita questa antica ma nello stesso tempo innovativa pratica sono Enzo e Fabiola, marito e moglie con la passione della campagna. Grazie a loro e al progetto “Radici” Sapori, natura e Tradizioni il baratto torna di grande attualità e proprio dalla campagna riprende vita il primo metodo di commercializzazione conosciuto dall’uomo. Lo scambio di merci senza moneta è una idea che piace alla gente e, che in un momento di contrazione dei consumi come quello che si sta vivendo, si rivela un ottimo modo per entrare in possesso di prodotti di qualità dell’agroalimentare a chilometro zero.
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